Roberto Mancini
Genova, 20 aprile 2016 - Roberto Mancini non è affatto soddisfatto. La sconfitta 1-0 subita a Marassi spegne le residue speranze di agguantare il terzo posto, scappato a +7 con il successo della Roma contro il Torino: "La Champions era difficilissima già prima, ora lo è ancora di più. Peccato. La squadra ha fatto una grandissima partita meritavamo non di vincere ma di stravincere. Nel calcio però bisogna far gol e purtroppo questo è mancato, in troppe occasioni. La squadra non è andata quasi mai in difficoltà: sul gol abbiamo fatto una dormita, ma sono stati bravi tutti quanti. Il primo tempo deve finire 2-0, così avremmo portato a casa i tre punti. A Genova le gare sono tutte difficili. Se non sblocchi la gara e se non la chiudi, poi va a finire che la perdi e così è stato stasera. Anche lo scorso anno qui è successo lo stesso. E' una squadra che deve migliorare sotto porta, quando c'è un'occasione bisogna far gol. Il gol cambia tutto, indirizza una partita. E' stata una gara assurda. È esattamente quello che è successo a Frosinone e in tante altre partite che abbiamo perso".
Qualche buona occasione non sfruttata, complice qualche bella parata di Lamanna, e poi il solito calo dopo il 75': è infatti il sedicesimo gol subito dall'Inter nell'ultimo quarto d'oro di gioco. "Il rimpianto? E' non aver fatto gol, facciamo una fatica enorme e poi non riusciamo a segnare. Bisogna lavorare e migliorare sotto questo profilo, bisogna prendere la porta. Dobbiamo esser cinici. Jovetic-Icardi? Avevano giocato tre giorni fa, avevamo bisogno di un paio di giocatori freschi per muoversi tra gli spazi. Tutti hanno giocato bene, sia chi ha giocato dall'inizio sia chi è entrato dopo. Il Genoa è una squadra veloce, in contropiede diventa pericoloso, può mettere in difficoltà sui calci piazzati. Ogni tanto è normale rischiare qualche contropiede. La strada che questa Inter ha intrapreso è quella giusta, solo che non fa piacere perdere questo tipo di partita".