ALESSANDRO LUIGI MAGGI
Sport

Inter vs Barcellona: Esperienza contro Gioventù nella Sfida di Champions League

Inter e Barcellona si affrontano in Champions League, con l'Inter che punta sull'esperienza e il Barcellona sulla gioventù.

Inter e Barcellona si affrontano in Champions League, con l'Inter che punta sull'esperienza e il Barcellona sulla gioventù.

Inter e Barcellona si affrontano in Champions League, con l'Inter che punta sull'esperienza e il Barcellona sulla gioventù.

"È la stagione più faticosa. Mi rimangono due anni da giocare, ma potrei smettere già alla fine di questo". Probabilmente, il confronto generazionale tra Inter e Barcellona lo raccontava in poche parole Henrikh Mkhitaryan prima della gara di andata. E se vogliamo, è anche una vocazione tecnica. Dal 2020-2021 Simone Inzaghi guida la squadra con l’età media più alta della Serie A. Cominciò con la Lazio di Reina, Parolo, Lulic e Leiva, punta oggi sull’armeno classe 1989 e altri tre over 35 come Sommer, Acerbi e Darmian. La proprietà parla di ringiovanimento, la squadra si ritrova dopo due anni a giocarsi l’accesso ad un’altra finale di Champions League puntando sull’esperienza. Nulla è casuale. Il sistema Inzaghi va memorizzato, interpretato, perseguito con tecnica ma anche e soprattutto competenza tattica. Servono giocatori che conoscono il gioco, e anche capaci di soffrire. In Europa, nessuno sa farlo come l’Inter. Lo ha dimostrato la gara di ritorno con il Bayern, lo ha ribadito quella di andata a Barcellona, dove all’ottimo approccio è seguita la reazione della ripresa dopo un lungo assedio. Ardore, durezza fisica, scaltrezza. In tanti sono caduti nella trappola, la serata di oggi dirà se medesimo destino toccherà al Barcellona.

La differenza, parlando di età media, è marcata: guardando le formazioni iniziali del Montjuic quella dei nerazzurri è 29,82, i blaugrana rispondono con un 25,45. Quando ad ottobre il Barcellona sconfisse il Bayern 4-1 la media era scesa a 24 anni e 185 giorni. Hansi Flick si era spinto oltre, per una media più bassa bisognava risalire all’ultimo Pep Guardiola, e al 4-0 sul Bate Borisov del dicembre 2011 (23 anni e 93 giorni). E’ una filosofia, che parte anche qui dal gioco. Chi arriva a Barcellona da ragazzo, passando per la trafila delle giovanili, si evolve sempre nello stesso sistema. Cambiano i compagni, le strutture fisiche, le pressioni, ma di partenza le richieste sono sempre le stesse. A Barcellona la domanda è quel tipo di gioco, quella propensione. Il sistema come risorsa, che non a caso prende forma negli anni ‘70 quando Johan Cruijff tiene fede alla promessa fatta al presidente Montal costruendo, con il tecnico Michels, il mondo Ajax in Catalogna. Un altra storica accademia del calcio.

Probabilmente, il crepuscolo di alcune carriere, sommate ad una carenza di alternative, è costata all’Inter un nuovo Scudetto. Resta però una solida realtà europea, che punta sull’esperienza. Quella fame, potrebbe ancora fare la differenza.

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