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Inter, Mancini: "Dobbiamo tutti dare di più, la squadra tornerà competitiva"

L'allenatore naerazzurro alla vigili della partita contro il Parma: "Se i risultati non arrivano mi dispiaccio, soprattutto per i tifosi che soffrono e per i giocatori che ce la mettono tutta"

Roberto Mancini

Milano, 3 aprile 2015 - "Tutti noi che lavoriamo, me compreso, dobbiamo fare di più. Penso sia il presidente e il club a decidere il nostro futuro. Nonostante le sconfitte, però, siamo diventati una squadra". Queste le parole dell'allenatore dell'Inter Roberto Mancini alla vigilia della partita con il Parma. "Se giochiamo come a Genova difficilmente perderemo - ha aggiunto -. Voglio una gara a quei livelli. Se i risultati non arrivano mi dispiaccio, soprattutto per i tifosi che soffrono e per i giocatori che ce la mettono tutta. Sapevo non sarebbe stato semplice".

Mancini ha parlato poi di Kovacic: "Deve solo crescere e stare tranquillo, dev'essere felice, è giovane, gioca nell'Inter, ha la fortuna che qui gli vogliono tutti bene. Lui ha qualità e deve tirarli fuori tutte, anche se gli errori ci possono stare perché siamo tutti umani. Anche se nel calcio non si aspetta tanto, quindi è giusto ci mette dal suo come tutti noi". "Il suo procuratore dice che non lo gestisco bene? Mateo è un giocatore dell'Inter, se parlo o devo chiarire, lo faccio con lui - ha chiarito Mancini - non con il procuratore. Ma ognuno è libero di esprimere quello che crede". Su Juan Jesus: "E' un bravo giocatore, magari in questo momento ha perso un po' di confidenza. Penso che alla base di tutto ci devono essere grinta e determinazione". Sull'obiettivo stagionale della squadra, Mancini osserva: "Se riusciamo a giocare come a Genova non possiamo perdere, spero che la squadra continuerà ad esprimersi su questi livelli, se giochiamo così potremo giocarne tante. L'obiettivo resta quello di agganciare l'Europa". "Il mio stato d'animo? Quando le cose non vanno bene sono dispiaciuto, ma - spiega - non per me, soprattutto per i tifosi perché non vincono da diversi anni, per i tifosi, per il club, per i giocatori che ce la mettono tutta. Sapevo che non sarebbe stato così semplice in questi mesi ma son sicuro che i risultati si raggiungono solo col duro lavoro. Son sicuro che la squadra diventerà molto competitiva e forte, i tifosi torneranno allo stadio, ne son certo. Anche se perdere non fa piacere a nessuno".

Sull'idea-mercato Dybala: "L'Inter è un top club, chi verrà qui sarà un giocatore di alta qualità, perché dovrà aiutare gli altri a migliorare e tornare a vincere. Dybala l'ho visto giocare negli ultimi quattro mesi, prima non lo conoscevo, ha grandi qualità, è un ragazzo giovane, diventerà un grandissimo attaccante. Se può convivere con Icardi? Son due argentini, non avrebbero difficoltà. Ma Dybala in questo momento è un giocatore del Palermo, è lontano dall'Inter". L'attenzione si sposta sul match di domani: "Sarà una partita non difficile, ma di più. Loro non hanno niente da perdere. E' come contro il Cesena - aggiunge Mancini - se non la prendi con il giusto atteggiamento diventa una partita molto difficile. È una partita dove c'è solo da perdere".

 

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