
Il volto terreo di Guarin e Kovacic non dice niente di buono durante il match con il Wolfsburg
Milano, 19 marzo 2015 - L'Inter è fuori dall'Europa League, eliminata dal Wolfsburg che ha vinto anche la gara di ritorno. Il risultato finale è di 1-2 per i tedeschi che dopo aver vinto 3-1 all'andata si impongono al ritorno a San Siro con le reti di Caligiuri e Bendtner. Ben poco poteva far sperare il pareggio di Palacio al 26' del secondo tempo.
Le cose si mettono male al 24' quando Caligiuri segna su cross di De Bruyne, mattatore all'andata. Tiro da centro area, Carrizo sfiora il pallone che si insacca in rete. Nella ripresa è Hernanes a dettare il movimento a Palacio che si ritrova a tu per tu con Benaglio e non sbaglia. Uno pari, servirebbero altri due gol per arrivare ai supplementari. Impresa disperata che viene soffocata da Bendtner all89'. Su passaggio di Arnold, mette in rete di destro.
Per la prima volta Roberto Mancini ha vissuto la partita seduto in panchina, sconsolato. «Siamo delusi come il pubblico. I fischi sono giusti. Abbiamo avuto le occasioni per fare gol, ma le abbiamo concesse anche a loro e ne hanno approfittato», racconta il tecnico a fine gara. La difesa tallone d'Achille della squadra, non è riuscita a riscattare la prova dell'andata. «Era una gara difficile. Dovevamo segnare e non subire - dice l'allenatore - Ma noi non riusciamo a chiudere una gara senza prendere gol e poi diventa ancora più difficile. Loro ci sono superiori ma noi abbiamo concesso troppo». Così, con l'eliminazione dall'Europa League, la Coppa Italia che è ormai un lontano ricordo e una classifica che sbriciola le ambizioni, Mancini comincia a mettere in dubbio anche le proprie azioni e convinzioni.
«Probabilmente non sono stato in grado di insegnargli al cento per cento. Magari non mi faccio capire. Ma loro ce la stanno mettendo tutta», si espone il tecnico. La difesa dell'allenatore si scontra con una prestazione senza cuore. Anche la Curva Nord, che fino ad oggi non aveva mai fischiato, anzi si era dissociata dal resto del tifo nerazzurro durante la gestione di Mazzarri, a fine gara ha contestato apertamente la squadra. La delusione è forte per tutti. Mancini, però, ci credeva. Ha motivato i giocatori prima della partita e provato fino all'ultimo Shaqiri, convocato nonostante l'infortunio, ma rimasto in panchina. Il tecnico ha anche pensato di buttarlo nella mischia, salvo poi cambiare idea. E lo svizzero pare si sia irritato, avendo svolto il riscaldamento senza motivo.
«Sarebbe entrato se avessimo segnato il 2-1», spiega in conferenza Mancini che si è chiarito con il giocatore. Screzi frutto di un incomprensione e probabilmente del malessere per la mancanza di risultati. E la situazione già negativa, peggiora perché ora Mancini deve fare i conti con due nuovi infortuni: Kuzmanovic ha rimediato un trauma distorsivo al polso destro, mentre per Kovacic contusione al ginocchio. Da domani si deve voltare pagina, domenica c'è l'ostica Sampdoria e l'Inter ora ha un solo impegno: il campionato. Per non fallire definitivamente la stagione, bisogna almeno ottenere un posto in Europa.