
Giovanni Trapattoni
Cusano Milanino (Milano) - "Don't say cat if you have not the cat in the sac": compie oggi, mercoledì 17 marzo 2021, 82 anni una leggenda non solo del calcio ma del costume italiano: Giovanni Trapattoni. Nella sua Cusano Milanino, dove vive ancora oggi, non c'è persona che non abbia un aneddoto legato a una qualsiasi impresa sportiva di Giovanni Trapattoni.
Gli auguri
"Maestro di vita e di calcio, buon compleanno" scrive Antonio Conte sui social network. L'allenatore dell'Inter è uno dei tanti volti noti che oggi hanno voluto rendere omaggio a Giovanni Trapattoni. Una pioggia di auguri, compresi quelli di Federica Cappelletti, vedova di Paolo Rossi: "Auguri Mister! Un anno fa insieme per l'ultima volta" corredato da una foto che ritrae insieme sorridenti proprio Rossi e Trapattoni.
La carriera
Centrocampista coriaceo, da calciatore Giovanni Trapattoni lega il proprio nome al Milan. Con la maglia rossonera gioca dal 1957 al 1971, disputando ben 274 partite e segnando tre reti. Poi conclude la carriera da giocatore nell'annata 1971-1972 al Varese. Da sottolineare anche le 17 presenza in Nazionale, con una rete, dal 1960 al 1964. E' però da allenatore che diventa mito, ovvero Il Trap: l'allenatore più titolato in Italia a livello di club e uno dei più vittoriosi al mondo. E questa volta quando dici Trap dici Juventus. Dal 1972 al 1976 allena il Milan, poi dal 1976 al 1986 approda in bianconero e lì distribuisce emozioni come fossero caramelle a una festa di paese. Dà vita al ciclo più duraturo nella storia del calcio professionistico italiano. Il suo stile di gioco e la sua mentalità risultano vincenti, tanto che dal 1986 al 1991 allena l'Inter ma poi torna in bianconero. Nella stagione 1994-1995 allena il Bayern Monaco, poi per una stagione è a Cagliari, ma viene subito richiamato in Germania: rimane sull panchina del Bayern Monaco dal 1996 al 1998. Dopo due stagioni alla Fiorentina, comincia il nuovo millennio sulla panchina della Nazionale italiana, dove rimane sino al 2004. E c'è ancora il mondo nel suo mirino: Benfica, Stoccarda, Salisburgo e persino la Nazionale irlandese, con la quale sfiora la qualificazione ai Mondiali del 2010.
Tormentoni e gaffe
Famoso e vincente in panchina, Giovanni Trapattoni diventa una leggenda anche fra i non addetti ai lavori e i non appassionati di calcio grazie alle gaffe durante interviste e conferenze stampa. Gaffe mai fatte con cattiveria, anzi. Grazie a questi "scivoloni" linguistici, soprattutto in inglese e tedesco, il Trap diventa il "nonno" di tanti italiani, che lo prendono bonariamente in giro e al contempo ne apprezzano la grinta, la vivacità e la passione che mette nel proprio lavoro. Famosa in particolare è la conferenza stampa durante la quale, in un tedesco non esattamente perfetto, se la prende con l'allora centrocampista del Bayern Monaco Thomas Strunz. Per non parlare dell'intervista durante la quale, in un inglese molto maccheronico, afferma "Don't say cat if you have not the cat in the sac" (nelle intenzioni di Trapattoni, "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco").