Elisa: "Anche la musica può cambiare il mondo"

L'artista vara il suo tour ad alta sostenibilità, al via dall’Arena di Verona, con un protocollo per la prima volta davvero green

Elisa Toffoli, nota semplicemente come Elisa

Elisa Toffoli, nota semplicemente come Elisa

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Milano - Le canzoni non fermano le guerre e non salvano il mondo, ma parlano all’anima di quelli che lo popolano. Ecco perché la musica è sempre stata molto vicina ai temi della pace e dell’ambiente soprattutto in momenti altamente critici come quello attuale.

Ieri è stata Elisa a varare a Milano il suo tour ad alta sostenibilità, al via il 28, 30 e 31 maggio dall’Arena di Verona con le tre notti-evento dell’Heroes Festival (fra gli ospiti Marracash, Rkomi, Elodie) e poi in viaggio per quattro mesi sulla carovana di quel Back to the Future Live 2022 atteso pure a Milano (in un parco ancora da identificare) l’11, 13 e 14 settembre. Una trentina di concerti uniformati ad un vero e proprio “protocollo” green stilato con la speranza “di poter essere una goccia che assieme a tante altre andrà a formare un oceano”.

Elisa, con quale obiettivo s’è buttata nell’impresa?

"Da abitante di questo pianeta e da mamma vedo nell’iniziativa una bellissima occasione per alzare lo sguardo e iniziare a vedere le cose in prospettiva. Quindi l’intenzione è quella di contribuire ad avviare un cambiamento capace di mettere pressione alla politica, alle aziende, a fare scelte e ad assumere comportamenti più ecocompatibili. Tutti assieme, infatti, possiamo diventare davvero potentissimi".

Occorrono, però, educazione e consapevolezza.

"Il conoscere, l’informarsi di continuo, sono forse le armi più importanti di tutte. A volte arrechiamo danni al pianeta inconsapevolmente, ignorando che modifiche anche piccole della nostra quotidianità possono apportare benefici enormi. Quindi prima di sposare grandi campagne ambientaliste dovremmo domandarci: cosa posso fare io per migliorare le cose?".

Pure i concerti non sono certo ad impatto zero.

"Vero. Ma questo tour è studiato per ridurlo al minimo con diverse soluzioni, a cominciare dal taglio del numero dei tir al seguito, reso possibile dall’utilizzo di materiali e di tutta una serie di servizi già disponibili sul posto".

Di strada da fare ce n’è parecchia.

"Sì, anche perché da noi in certi settori siamo in ritardo. Basta pensare che da noi non ci sono combustibili ecologici per i camion e neppure sale da concerto alimentate in tutto o in buona parte da pannelli solari. L’aumento d’interesse da parte di un numero sempre maggiore di colleghi, mi convince, però, che pure il mondo della musica si sta formando una coscienza in materia". Elisa, che è stata nominata dall’Onu primo “Ally”, alleato, della Campagna SDG Action sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, utilizzerà il suo tour anche per sostenere il progetto di Legambiente “Music For The Planet” per la messa a dimora di alberi in diverse aree verdi italiane".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro