Vannacci a Milano con Salvini evoca ancora la X Mas: “Al vostro segnale scateneremo l’inferno”

Il generale ai militanti: “Siete la mia Decima Legione”, ricordando il battaglione responsabile di crimini di guerra. E attacca: “Se l’Europa non ascolterà, comincerò col sabotaggio”

Roberto Vannacci sul palco della Lega in piazza Duomo a Milano (Ansa/Paolo Salmoirago)

Roberto Vannacci sul palco della Lega in piazza Duomo a Milano (Ansa/Paolo Salmoirago)

“Questo è il mio secondo comizio, siete tantissimi (circa 300 persone, ndr). È come avere davanti una legione, la “Decima” legione. Ci sono tantissime ragioni per cambiare questa Europa, ma ve ne racconto solo una, la “Decima” ragione: alle mie figlie vorrei dare un’altra Europa, più sovrana”. Sono queste le parole usate sabato pomeriggio dal generale Roberto Vannacci sul palco della Lega in piazza Duomo, a Milano, evocando di nuovo la Xª Mas, l’unità militare – idolatrata dai gruppi neofascisti – che tra il 1943 e il 1945 fu responsabile di fucilazioni, torture, rastrellamenti e saccheggi. Insieme a lui, a comizio, c’era anche il segretario della Lega Matteo Salvini.

“Penso – ha dichiarato – che sia necessario continuare a combattere, e lo farò non sul campo di battaglia ma dagli scranni di Bruxelles. E se ogni attività propositiva dovesse fallire allora comincerei con la mia specialità: il sabotaggio. Il sabotaggio di qualsiasi iniziativa europea che vada contro il nostro sangue e la nostra identità. Vorrei un’Europa più sicura: anche qui a Milano ogni donna dovrebbe essere libera di uscire e passeggiare”.

“Basta con le teorie mistificatorie e anti-identitarie che l’Europa sta diffondendo. Io – conclude il generale – farò esclusivamente i vostri interessi. E allora l’8 e il 9 giugno andate alle urne, votate Lega. Al vostro segnare scateneremo l’inferno”. 

Le polemiche sulla Xª Mas

Il generale Vannacci ha quindi scelto di non abbassare i toni, neanche dopo le polemiche seguite al riferimento che il 31 maggio ha fatto riguardo alla Flottiglia Xª Mas, l’unità militare – idolatrata dai gruppi neofascisti – che tra il 1943 e il 1945 fu responsabile di gravissime efferatezze contro civili e partigiani, tra cui fucilazioni, torture, rastrellamenti e saccheggi. Vannacci, in un appello al voto, ha invitato gli elettori a mettere una “decima” sulla scheda, mimando la “X” con le mani.

“È doveroso ricordare – aveva replicato a quell’appello il deputato Angelo Bonelli – che gli uomini della Xª Mas marchiavano o incidevano sul petto degli sventurati la “X” della decima. Dagli alberi delle strade pendevano i corpi dei partigiani con un cartello al collo che recitava: ‘È passata la Decima’. La deplorevole richiesta di Vannacci, nel giorno dei 100 anni del discorso di Giacomo Matteotti che gli costò la vita per mano fascista, è un insulto alla nostra democrazia e ai valori su cui si fonda la nostra Repubblica”.

La protesta: “Vannacci sei normale?”

In piazza Duomo, alcuni contestatori ha tentato di avvicinarsi al gazebo della Lega allestito dietro la cattedrale esibendo cartelloni con scritto “Vannacci sei normale?” e “Sul mio corpo decido io”. I contestatori avrebbero tentato di strappare un manifesto del Carroccio. Gli agenti della polizia sono intervenuti e li hanno allontanati.