Salvini a Milano: “Speriamo che vinca Trump. Con Schlein all’opposizione governeremo 30 anni”

Il segretario della Lega sul palco insieme a Vannacci: “Vogliamo un’Europa sovrana, né colonia cinese, né califfato islamico”. E poi l’appello pacifista con le canzoni di De Gregori, John Lennon e Bob Dylan

Il segretario della Lega Matteo Salvini sul palco di piazza Duomo a Milano (Ansa/Paolo Salmoirago)

Il segretario della Lega Matteo Salvini sul palco di piazza Duomo a Milano (Ansa/Paolo Salmoirago)

Europa sovrana, pacifista, cristiana, governata dalla destra insieme a Marine Le Pen, contro le auto elettriche, contro la farina di insetti, alleata con Donald Trump. È questa, in estrema sintesi, l’idea che Matteo Salvini ha espresso sabato pomeriggio dal palco della Lega in piazza Duomo a Milano, nel comizio in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Presenti circa 300 persone. Poco prima di lui, aveva parlato il generale Roberto Vannacci, che dal palco ha evocato ancora una volta la Xª Mas, l’unità militare – idolatrata dai gruppi neofascisti – che tra il 1943 e il 1945 fu responsabile di fucilazioni, torture, rastrellamenti e saccheggi. 

E se il messaggio di Vannacci – disseminato di allusioni militaresche, tra “sabotaggi” e “campi di battaglia” – si è concluso con un laconico “al vostro segnale scateneremo l’infermo”, l’intervento di Salvini aveva tonalità assai più pacifiste (“chi sceglie Lega sceglie la pace”). Tanto che il comizio si è concluso con le note di tre storici brani contro la guerra: Generale di Francesco De Gregori, Blowing in the Wind di Bob Dylan e Give Peace a Chance di John Lennon.

Bossi, Fini, Maroni e Berlusconi

Il segretario della Lega ha iniziato il suo intervento ringraziando Bossi, Fini e Maroni “per averci regalato il sogno dell’autonomia” e ricordando “un altro grande italiano, per trent’anni diffamato, perseguitato e aggredito proprio qui in piazza Duomo: grazie a Silvio Berlusconi, la cui eredità abbiamo il dovere di portare avanti”.

L’affondo contro Elly Schlein

Subito l’affondo alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che in quel momento teneva il suo comizio a due chilometri di distanza, all’Arco della Pace: “Spero rimanga per trent’anni segretaria del Partito democratico. La sua guida nel partito è garanzia che per trent’anni la Lega starà al governo. Un abbraccio anche a Giorgia Meloni: più proveranno a dividerci, più ci uniranno”.

“Speriamo vinca Trump”

E poi l’endorsement a Donald Trump, che giovedì è stato condannato – primo presidente americano della storia – dalla giuria popolare che lo stava giudicando nel processo sui pagamenti all’attrice di film porno Stormy Daniels. “Fondamentale – ha detto Salvini – che a novembre negli Stati Uniti torni a governare Trump”.

Guerra e nucleare

E ancora sulla pace: “Troppa gente parla di bombe: noi vogliamo il nucleare per riscaldare le scuole e le case. Nei prossimi giorni la Lega impegnerà il parlamento a rispettare l’articolo 11 della Costituzione: l’Italia ripudia la guerra”.

“Casa, lavoro, sicurezza”

“Più Italia, meno Europa”: sullo slogan della Lega, Salvini ha spiegato la sua idea programmatica. “Parliamo di tre cose. La casa: l’Europa vuole tassare le case degli italiani, la Lega col decreto salva-casa la libera dagli italiani. Si torna padroni delle proprie quattro mura. Lavoro, su questo con due impegni concreti: uno, bloccare la direttiva che mette fuori legge le auto e i motori diesel e benzina per farci invadere da auto elettriche cinesi; due, bloccare le euro-follie alle cui spalle ci sono le multinazionali che vogliono sostituire il nostro cibo e il nostro modo di vivere. Giù le mani dai nostri prodotti”.

“Infine – ha detto il ministro – sicurezza: voglio ringraziare innanzitutto alle forze dell’ordine e fare arrivare nelle caserme di Milano il sostegno del popolo italiano. L’Europa deve difendere i confini dall’immigrazione clandestina: né colonia cinese, né califfato islamico. Evviva il Santo Padre, evviva simboli della nostra cristianità”.

“Insieme a Marine Le Pen”

“Vogliamo il centrodestra unito non solo a Roma – ha concluso Salvini – ma anche al parlamento europeo: in Europa saremo insieme a Marine Le Pen. L’Ucraina va aiutata e l’abbiamo aiutata, siamo un popolo accogliente e generoso: però le armi che abbiamo voluto mandare per difendere le scuole, le case e gli ospedali in nessun caso potranno essere usate per bombardare fuori dai confini dell’Ucraina. Noi non siamo in guerra contro nessuno. Che finisca la guerra anche tra Israele e Palestina, per i bambini di Gerusalemme e Gaza”.