Meno spazio all’assessore: così Salvini silenzia Gallera

Il leader ha incontrato i suoi al Pirellone: comunicazione da riequilibrare. E secondo indiscrezioni si va verso un tagliando di Giunta in autunno

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Milano, 26 maggio 2020 - L’onda lunga delle dichiarazioni rilasciate venerdì dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, a proposito dell’indice di contagio è arrivata anche dentro la stanza del Pirellone dove ieri Matteo Salvini ha incontrato il governatore Attilio Fontana, gli assessori e i consiglieri regionali della Lega. Un vertice di partito come se ne fanno a cadenza regolare in Regione. Ma secondo quanto si riferisce da più parti, ieri il segretario del Carroccio ha caldamente invitato i suoi a ricalibrare la comunicazione istituzionale della Regione dando meno spazio a temi strettamente sanitari (dai tamponi ai test sierololgici fino agli indicatori quali l’indice di contagio) e dandone di più ai provvedimenti legati alla ripresa economica e alle necessità della stessa. Un invito, secondo alcuni fattosi a tratti esplicito e secondo altri rimasto invece sempre implicito, a ridurre l’esposizione mediatica dell’assessore regionale al Welfare, ora accentrando di più la comunicazione sulla figura del presidente Fontana ora dando spazio ad altri esponenti della Giunta. Un Salvini quindi infastidito dalla pioggia di polemiche e sfottò involontariamente provocata dalle parole di Gallera. 

Un invito, quello del leader leghista, che non fa che riaccendere alcuni malumori interni alla stessa maggioranza sulla gestione dell’assessorato e della comunicazione da parte di Gallera, nonostante la formale bocciatura della mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Malumori che, insieme ad altre considerazioni, potrebbero portare ad un tagliando di Giunta tra settembre e novembre. Detto altrimenti: in autunno potrebbe esserci una revisione o una diversa organizzazione delle deleghe affidate agli assessori, delega al Welfare inclusa. Dal Pirellone c’è chi motiva il tagliando sottolineando che l’emergenza Coronavirus e le relative esigenze di rilancio dell’economia «dovranno portare ad una ridefiunzione del programma e delle priorità della Giunta regionale e quindi ad un ripensamento delle deleghe».

Altri ancora ammettono che «qualche valutazione sull’attuale assetto e l’attuale gestione della sanità lombarda, in questi mesi, si è fatta». La partita non è, però, così semplice e scontata. Dal punto di vista di un eventuale cambio di assessore, è chiaro che Forza Italia voglia mantenere per sé la delega e che per cederla alla Lega dovrà ottenere altro. Non va poi trascurato l’impatto di un cambio di assessore a 7-8 mesi dalle elezioni milanesi. Più plausibile, allora, che si proceda ad una diversa dislocazione delle deleghe tra gli assessorati.

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