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Eutanasia e fine vita, parte la raccolta firme: obiettivo 50mile persone in due settimane

A Milano il lancio della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’associazione Luca Coscioni, da presentare il Parlamento entro il 17 luglio, Ecco cosa prevede

Il lancio della raccolta firme per la legge sul fine vita a Milano

Il lancio della raccolta firme per la legge sul fine vita a Milano

Milano – Si è tenuta oggi, giovedì 26 giugno, in piazza XXV Aprile a Milano, la conferenza stampa di lancio della raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare finalizzata a legalizzare tutte le scelte di fine vita, inclusa l'eutanasia, promossa dall'associazione Luca Coscioni. Proprio sul tema dell'eutanasia, la Corte Costituzionale si esprimerà per la prima volta il prossimo 8 luglio.

Nel corso dell'iniziativa, alla quale hanno preso parte Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni e Matteo Mainardi, coordinatore delle campagne sul fine vita - insieme a Carmela Rozza Pd, Michele Foggetta del gruppo consiliare AVS e Alessandro Giungi, consigliere comunale ed esponenti dei Sentinelli Milano, è stato attivato il primo tavolo di raccolta firme. Nei prossimi giorni, l'attività proseguirà in centinaia di piazze italiane.

L'obiettivo è di raccogliere le firme di almeno 50.000 persone in due settimane necessarie per poter depositare la proposta in Parlamento prima della ripresa della discussione sul fine vita prevista in Senato il 17 luglio. La proposta di legge, depositata in Corte di Cassazione, riconosce la possibilità per ogni persona maggiorenne, in grado di intendere e di volere e affetta da una patologia irreversibile, di accedere - su richiesta libera e informata - a un aiuto medico alla morte volontaria, anche nei casi non terminali e non dipendenti da trattamenti di sostegno vitale.

La legge prevede: la libertà di scelta tra autosomministrazione o somministrazione da parte di un medico; la presa in carico da parte del Servizio sanitario nazionale, con conclusione delle verifiche entro 30 giorni dalla richiesta; la possibilità per i medici di partecipare su base volontaria. Il testo mira a superare le disuguaglianze territoriali e a garantire un diritto esigibile in tutto il Paese, nel rispetto dei principi costituzionali di autodeterminazione, dignità e umanità.

"Le persone con patologie irreversibili e sofferenze insopportabili hanno già diritto da sette anni a essere aiutate a morire senza soffrire in Italia grazie alla sentenza della Corte Costituzionale - dichiara Marco Cappato, Tesoriere Associazione Luca Coscioni -. Ora il Governo vuole restringere e cancellare questo diritto eliminando il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale. Come Associazione Luca Coscioni invece proponiamo attraverso la legge di Iniziativa Popolare Eutanasia Legale di estendere il diritto ad essere aiutati anche da parte di un medico e anche per le persone che non siano dipendenti da trattamenti sanitari come i malattie terminali di cancro. Dopo aver raccolto 50mila firme, a nome delle persone che avranno aderito presenteremo questa proposta entro metà luglio e il Parlamento dovrà discuterne quando avvierà il dibattito sul tema, dal 17 luglio in poi".