Milano – Pianificazione del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità, lavoro e formazione, casa, sviluppo economico e servizi ai comuni sono le funzioni di Città Metropolitana necessarie per far fronte alle sfide del territorio. E' questo uno dei punti principali contenuti nel documento di posizionamento condiviso sulla Città Metropolitana di Milano, presentato da Assolombarda e dalle organizzazioni sindacali del territorio (Cgil Milano, Cgil Ticino Olona, Cisl Milano Metropoli e Uil Lombardia).
L'obiettivo è porre all'attenzione del dibattito politico e delle istituzioni il tema del rilancio e delle funzioni dell'ente. “Innovazione, sostenibilità e coesione sociale sono gli elementi che tengono insieme tutti gli attori” ha detto il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, spiegando che a sei mesi dalla firma del “Patto per il Rilancio della Governo Metropolitano”, Assolombarda e i sindacati hanno messo a punto un documento che contiene gli ambiti di intervento necessari per far fronte alle esigenze di imprese e lavoratori del territorio più competitivo e produttivo d'Italia.
"Per svolgere appieno il suo ruolo di traino dell'economia e di centro di propulsione e crescita, non solo lombarda ma anche europea – ha detto Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – la Città metropolitana di Milano ha bisogno di una profonda riorganizzazione amministrativa e funzionale: l'obiettivo deve essere quello di fare al più presto una riforma che renda finalmente l'ente reale driver di sviluppo economico all'insegna di innovazione, sostenibilità e coesione sociale”.
È necessario è fornire alla Città Metropolitana risorse finanziarie, umane, operative e competenze realmente incisive per affrontare aree di intervento
Secondo Spada “gli attuali disegni di legge in campo sul tema, purtroppo, ad oggi, non sono sufficienti. Non basta ripristinare la legittimazione politica dell'ente con l'elezione diretta del sindaco e del Consiglio metropolitano. Ciò che è necessario è fornire alla Città Metropolitana risorse finanziarie, umane, operative e competenze realmente incisive per affrontare aree di intervento, quali la formazione, le infrastrutture, la mobilità, l'abitare, che sono cruciali per il mantenimento dei nostri primati, e che, per loro natura, hanno una dimensione allargata e quindi metropolitana”.