Lombardia, giunta regionale: il caso Sardone spacca Forza Italia

Toti e De Girolamo contro il partito

Silvia Sardone (NewPress)

Silvia Sardone (NewPress)

Milano, 31 marzo 2018 - Il giorno dopo l’ufficializzazione della Giunta regionale guidata da Attilio Fontana in Forza Italia non si sopisce, anzi s’amplifica, l’eco delle proteste per l’esclusione di Silvia Sardone, la donna più votata alle ultime Regionali con oltre 11mila preferenze. In difesa della Sardone accorre il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: «Forza Italia ha smarrito le stelle polari della razionalità politica – dice il governatore ligure –. Se si parla di merito, di premiare il lavoro sul territorio, credo che con scelte come questa stiamo andando totalmente nella direzione opposta: se prendere oltre 11mila preferenze ed espugnare la roccaforte di Sesto San Giovanni non basta per meritarsi un posto nella Giunta regionale, difficile dire cosa siano il merito, l’impegno e la partecipazione in Forza Italia. Chi nel nostro partito odia tanto gli elettori?».

Quindi Nunzia De Girolamo, costretta a candidarsi alle ultime Politiche a Bologna anziché nella “sua” Campania e per questo ai ferri corti con Forza Italia: «Oggi vi racconto una storia, quella di Silvia Sardone, in Forza Italia da quando aveva 16 anni – così esordisce sulla sua pagina Facebook –. Gazebo, banchetti, incontri, tanto impegno. Laureata in giurisprudenza. Eletta in Consiglio regionale con oltre 11.300 preferenze. La donna più votata della Lombardia. Vi sembra poco? Silvia, e qui viene la parte più brutta di questa storia, è stata esclusa dalla Giunta regionale. Mi spiace dirlo, ma non è stato premiato il merito, non è stata rispettata la volontà degli elettori». Torna a farsi sentire anche Viviana Beccalossi, assessore regionale uscente non riconfermata da Fratelli d’Italia: «Alcune esclusioni dell’ultimo minuto dalla Giunta della Lombardia, come quella della Sardone, sono l’ennesimo esempio di come oggi, più del legame con il territorio e delle preferenze guadagnate, conti il potere del singolo o dei pochi che decidono nei partiti». E ieri ha iniziato a circolare la voce secondo la quale la Sardone sarebbe ora destinata alla presidenza del Consiglio regionale. Ma quella carica sembra promessa ad Alessandro Fermi, comasco, di Forza Italia. A proposito di aula, sono 8 i subentri innescati dall’ingresso in Giunta di alcuni eletti. Tre in Forza Italia: Giulio Gallera lascia il posto a Marco Alparone, a Fabrizio Sala subentra Federico Romani, mentre al posto di Alessandro Mattinzoli subentra Gabriele Barucco. Tre i subentri anche nelle Lega: a Pietro Foroni subentra Selene Pravettoni (solo 26 anni) a Fabio Rolfi subentra Francesca Ceruti e a Massimo Sertori subentra Simona Pedrazzi. Gli ultimi due subentri sono in Fratelli d’Italia. A Lara Magoni subentra Barbara Mazzali, a Riccardo De Corato subentra invece Franco Lucente.

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