Referendum autonomia, Gori: "Documento pieno di falsità inviato ai Comuni. Cestinarlo"

Il sindaco di Bergamo contesta l'invio del documento alle amministrazioni locali da parte della Regione Lombardia

Il sindaco Giorgio Gori

Il sindaco Giorgio Gori

Bergamo, 12 ottobre 2017 - "Tutti i Comuni della Lombardia stanno ricevendo, per lo zelante tramite dell'Anci, con suggerimento di pubblicazione sui rispettivi siti istituzionali, un documento predisposto dalla Regione per promuovere il Referendum del 22 ottobre. Come dimostra il lavoro di fact-checking del Gruppo Pd Lombardia il documento è pieno di inesattezze. Trovo molto grave che l'istituzione regionale sia usata per un'operazione di propaganda basata su false informazioni. Mi auguro quindi che i Comuni cestinino prontamente il documento della Regione". Lo scrive il sindaco di Bergamo e candidato alla  presidenza della Regione Giorgio Gori sulla sua pagina Facebook.

"Il 22 io voterò sì, per ragioni vere, non certo - prosegue Gori - per le promesse fasulle con cui la Giunta regionale sta promuovendo la consultazione. Mi auguro che l'affluenza sia buona, altrimenti chi ha promosso questa inutile consultazione si dovrà prendere la responsabilità di aver posto un pesante ostacolo sul cammino della maggiore autonomia  regionale. Non sarebbe la prima volta, come sappiamo. Se nel 2008 i ministri della Lega non avessero imposto lo stop alla trattativa che la Lombardia aveva già avviato con il governo, oggi avremmo già una Regione più autonoma. Invece abbiamo perso dieci anni e rischiamo di arrivare dopo l'Emilia Romagna, che senza bisogno di alcun referendum ha già selezionato le competenze da trasferire ed è pronta a sedersi a trattare col governo".

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