Il ministro Nordio e le tasse: anche agli imprenditori onesti vengono contestate violazioni. Leggi da semplificare

Il Guardasigilli ha parlato del sistema sanzionatorio della riforma tributaria al Milano Luiss Hub

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

Milano – “Se un imprenditore onesto decidesse di assoldare un esercito di commercialisti dicendo loro 'io pago fino all'ultimo centesimo di imposte e pago voi, ma voi mi dovete far dormire sonni tranquilli', non ci riuscirebbe perché comunque qualche violazione verrebbe trovata”. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, intervenendo al Milano Luiss Hub a un convegno promosso dalla vicepresidente dell'ateneo Paola Severino sul sistema sanzionatorio della riforma tributaria. Presenti, tra gli altri, il viceministro dell'Economia Maurizio Leo e il procuratore di Milano Marcello Viola.

Legislazione piena di contraddizioni

L'attuale legislazione tributaria, ha aggiunto il Guardasigilli, “è piena di contraddizioni, le norme si contraddicono le une con le altre e di conseguenza ottemperando a una se ne contravviene un'altra”. Semplificazione, dunque, come parola d’ordine. “Ho sempre pensato – ha aggiunto Nordio – che per quella che è una semplice evasione fiscale, cioè il mancato accordo tra lo Stato e il contribuente sulla imposta dovuta, bisogna seguire i principi della semplificazione normativa, perché noi abbiamo una legislazione tributaria schizofrenica e piena di ossimori”.

Oltre alla semplificazione, la riforma punta alla giustizia preventiva, con l'obiettivo dare "la certezza che, una volta trovato l'accordo con lo Stato, l'imprenditore o il cittadino contribuente possa davvero dormire sonni tranquilli”.

La corruzione

"'Per quanto riguarda i reati più gravi, come la corruzione, vige il principio citato più di duemila anni fa da Tacito: più la Repubblica è corrotta più sforna leggi e più leggi sforna e più rende complicate le procedure e aumenta le porte alle quali il cittadino deve bussare per ottenere il provvedimento. Così - ha osservato Nordio - è probabile che aumenti la possibilità di arrivare a una serratura che non si apre e arriva qualcuno che dice che la devi ungere. Ecco dove si annida il sistema della corruzione: nell'incertezza delle normative, delle competenze, nella complessità delle procedure”.

Evasori

“Sono stato in magistratura fino al 2017 e non ho mai visto un evasore in manette. Il che significa che o qualcosa non ha funzionato o si parte da un principio sbagliato. Cioè che la legge penale abbia un effetto dissuasivo repressivo”, ha continuato Nordio. Tuttavia “l criminale quando decide di delinquere non va a spulciare il codice penale per vedere la pena, pensa sempre di farla franca. Tutto questo ha provocato però una serie di processi penali assolutamente inutili, dannosi per tutti”.

Durante il convegno sulla riforma del sistema tributario, il ministro ha poi citato le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sottolineando che “l'approvazione della delega sulla riforma fiscale è una vera e propria svolta per l'Italia, una rivoluzione attesa da 50 anni. Con il nuovo fisco delineiamo una nuova idea d'Italia, vicina alle esigenze dei contribuenti e attrattiva per i contribuenti”. “La riforma passa al Parlamento e il Parlamento, nella sua sovranità, deciderà come procedere''.

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