Moschea a Milano, la vicesindaco Scavuzzo: “Il centrodestra vada oltre l’odio anti Islam”

Il luogo di culto sorgerà in via Esterle, zona via Padova. “I fedeli in quel quartiere ci sono già da anni. La Casa della comunità musulmana verserà 400mila euro al Comune per il diritto di superficie”

La vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo

La vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo

Milano – Vicesindaco Anna Scavuzzo, l’immobile comunale di via Esterle è stato sgomberato. Che succede ora? Si procederà con la realizzazione della moschea?

"Sì, oggi (ieri, ndr ), subito dopo lo sgombero, gli uffici comunali hanno consegnato l’immobile di via Esterle, ormai libero da cose e persone, alla Casa della Cultura musulmana, facendo seguito al bando per la realizzazione del nuovo luogo di culto. Sarà la comunità islamica a mettere in sicurezza lo spazio e a presidiarlo. Progressivamente diventerà un luogo di culto".

Entro quanto l’immobile di via Esterle diventerà una moschea vera e propria?

"Nei prossimi mesi la Casa della cultura musulmana, dopo aver visionato gli spazi, depositerà la documentazione urbanistica. Mi piacerebbe che il nuovo luogo di culto fosse pronto per il prossimo Ramadan (dal 9 marzo all’8 aprile 2024, ndr ). Sarebbe una bella inaugurazione, magari non con la moschea pronta in tutti i dettagli, ma già capace di accogliere i fedeli".

Lo scorso 10 luglio la Casa della Cultura Musulmana ha firmato l’atto che le concede il diritto di superficie per l’immobile comunale. Quanto verserà la comunità islamica al Comune per questo diritto?

"400mila euro in tre trance".

La moschea di via Esterle è la prima in un immobile comunale messo a bando per realizzare un luogo di culto.

"È vero. Nel Piano delle attrezzature religiose abbiamo già censito alcuni luoghi di culto di rito islamico: Coreis in via Meda, poi via Padova 366 e lo spazio tra Milano e Segrate. Ma la moschea in via Esterle è la prima novità dopo la legge regionale 12 sui luoghi di culto, che ha introdotto il Piano delle attrezzature religiose. Io resto contraria all’impostazione di questa norma, perché è di difficile applicazione e rende faticosa la realizzazione di qualsiasi luogo di culto, comprese le chiese".

Il Comune è sicuro che la moschea di via Esterle rispetti la legge regionale?

"Siamo all’ultimo passaggio di una procedura già passata al vaglio. Sì, via Esterle può essere destinata a luogo di culto. Non solo. Io rivendico la positività di questa soluzione. Abbiamo fatto un passo avanti nel dialogo tra Comune e comunità islamica. Bisogna prendere atto che nel quartiere di via Padova persone di fede musulmana ci sono già da anni, dai tempi della comunità di via Padova 144. E bisogna ricordare che il Comune ha assegnato un Ambrogino d’Oro ad Asfa Mahmoud, presidente della Casa della cultura musulmana. Di fatto, peraltro, quello spazio islamico si sposta di 500 metri".

La Casa della cultura musulmana garantisce la non diffusione di messaggi legati all’Islam più radicale e la trasparenza su chi finanzia la comunità?

"Finora la Casa della cultura musulmana ha promosso attività di culto e non abbiamo mai ricevuto segnalazioni che sostengano il contrario. Ma è evidente che l’interlocuzione con gli assegnatari dello spazio andrà avanti e noi continueremo a opporci al radicalismo religioso. Il rischio di infiltrazioni c’è sempre".

Lega e Fratelli d’Italia parlano di rischio di ghetto islamico nel quartiere di via Padova.

"Ripeto: i musulmani sono già presenti in quel territorio da anni e garantire loro un luogo di culto è un fatto di civiltà. Chi ha un approccio più securitario dovrebbe essere rassicurato dal fatto che ci sarà una moschea conosciuta e controllata invece che scantinati sconosciuti".

Forza Italia è andata oltre il tabù Islam del centrodestra ed è favorevole alla moschea.

"Non mi stupisce la posizione di FI, che in passato ha mostrato attenzione al tema della libertà e al rispetto della Costituzione. Credo che il centrodestra dovrebbe depotenziare l’ostilità anti-Islam. Bisogna distinguere chi commette reati da chi non li commette e non fare di tutta l’erba un fascio".

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