M5S, Conte la spunta: Pavone candidata sindaco a Milano

La manager votata dalla base grillina, ma grazie al passo indietro della Sironi: "Layla è un valore aggiunto"

Layla Pavone, manager esperta di startup, è la candidata sindaco del Movimento Cinque Stel

Layla Pavone, manager esperta di startup, è la candidata sindaco del Movimento Cinque Stel

Milano, 22 agosto 2021 - La sua vita si divide tra il lavoro in zona Ripamonti, la sua casa a Città Studi con la figlia Beatrice e il suo compagno a Imbersago. Ma da qui al 3 e 4 ottobre la vita della manager Layla Pavone sarà completamente sconvolta. Sì, perché alla fine il Movimento 5 Stelle ha deciso che è lei – 68 anni, chief innovation Marketing e Communication Officer di Digital Magics e consigliere indipendente della Seif, la società editoriale del Fatto Quotidiano – la candidata sindaco per le elezioni comunali. Certo , la decisione non è stata semplice. Ci sono volute alcune riunioni-fiume in pieno agosto e sono rimasti alcuni malumori della base ma ha prevalso la linea dettata da Giuseppe Conte. Il presidente del Movimento, infatti, ha presentato e sostenuto la candidatura della Pavone, nonostante gli iscritti pentastellati del Movimento avessero indicato come “frontwoman’’ per la sfida di Palazzo Marino Elena Sironi, avvocatessa e consigliera del Municipio 4. Pavone versus Sironi, anzi no. La fumata bianca è arrivata nella notte tra venerdì e sabato, nel corso di una riunione online convocata da Conte con Pavone, Sironi e gli eletti pentastellati milanesi. Il voto ha premiato la manager, ma c’è voluto un passo indietro della consigliere municipale per sancire il compromesso nel Movimento. Con una nota, è stata la stessa Sironi, a cui Conte ha assicurato il ruolo di capolista grillina alle Comunali, a svelare quanto accaduto nel corso della notte: "Dopo l’intervento di Giuseppe Conte e le sue risposte alle domande, vi è stata la presentazione di Layla Pavone con un lungo momento di confronto, al quale si è deciso di far seguire una votazione che ha dato un esito largamente favorevole al passaggio di testimone a Layla Pavone. Nella consapevolezza che il gruppo M5S di Milano mi avrebbe comunque sostenuta se avessi deciso di imporre la mia candidatura, prima della votazione ho espresso il mio parere riconoscendo il valore aggiunto che Layla Pavone potrebbe portare in questa sfida elettorale ed ho lanciato l’invito ad esprimersi liberamente". Pavone "valore aggiunto", secondo la Sironi. E scoppia la pace, almeno per ora, nel Movimento. Massimo De Rosa, capogruppo M5S in Regione Lombardia, commenta a caldo: "Il nuovo corso ha il volto di Layla Pavone, primo tassello del rinnovamento". Per alcune indiscrezioni, infine, la manager dovrebbe dimettersi dal cda del Fatto Quotidiano . Per evitare accuse di conflitto di interessi.

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