Festa dell'Unità 2018, il Pd milanese riparte dalle periferie

"Eppure il vento soffia ancora" il titolo dell'evento diffuso in programma dal 30 agosto al 23 settembre

La presentazione della Festa dell'Unità 2018

La presentazione della Festa dell'Unità 2018

Milano, 27 agosto 2018 - Un evento diffuso che toccherà i quartieri periferici della città, dal 30 agosto al 23 settembre, con appuntamenti dal giovedì alla domenica, con quasi 400 ospiti e 87 incontri. "Eppure il vento soffia ancora" è il titolo, che richiama una canzone di Pierangelo Bertoli, della Festa dell'Unità 2018 di Milano, il cui programma è stato presentato nel corso di una conferenza stampa.

Tra gli ospiti della kermesse ci saranno esponenti del Pd come Lorenzo Guerini, Ettore Rosato, Stefano Bonaccini e Lia Quartapelle. Il segretario nazionale, Maurizio Martina, chiuderà la festa domenica 23 settembre, mentre Matteo Renzi «è stato invitato - come ha spiegato il segretario del Pd milanese e consigliere regionale, Pietro Bussolati - ma per ora ha dato la disponibilità a partecipare solo alla festa nazionale di Ravenna». Come da tradizione, il Pd ha invitato anche gli esponenti di altri partiti: per Forza Italia ci sarà Mariastella Gelmini, per la Lega l'assessore alle Politiche sociali e abitative della Regione Lombardia Stefano Bolognini, per il Movimento 5 Stelle invece il consigliere regionale Dario Violi. «Abbiamo invitato anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana - ha proseguito Bussolati - ma sarà impegnato a un'altra festa». Tra gli incontri in programma da segnalare quello con l'ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che il 22 settembre parlerà dell'immigrazione con Gad Lerner e Luigi Manconi, quello con il sindaco di Milano, Beppe Sala, il 20 settembre. Tra gli ospiti, anche l'ex ministro Elsa Fornero e Carlo Cottarelli.

La Festa dell'Unità milanese, dopo aver toccato la Darsena, passerà per i quartieri periferici della città: Bruzzano, Olmi, Bonola, Lambrate, Corvetto, Turro e Chiesa Rossa. Una scelta quella delle periferie «per confrontarci anche con quegli elettori che alle scorse elezioni non ci hanno votato», ha concluso Bussolati.

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