
Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, che si batte per il Fine Vita
Sono 14 le richieste di suicidio medicalmente assistito presentate in Lombardia. Lo fa sapere l’Associazione Luca Coscioni in una nota diramata ieri, primo giorno della mobilitazione nazionale per il Fine Vita. Un bilancio di quanto accaduto nelle varie regioni, considerato che l’associazione si è attivata per far approvare leggi regionali che potessero dare procedure certe e tempi certi a chi desideri porre fine alla propria esistenza e si trovi nelle condizioni di salute individuate dalla Corte Costituzionale. "L’Associazione Luca Coscioni ha presentato 21 richieste di accesso in tutte le Regioni per ottenere dati sulle richieste di suicidio assistito giunte alle aziende sanitarie dal 2020 a oggi, ovvero da quando con la sentenza 242 del 2019 la morte volontaria assistita è legale in Italia a determinate condizioni. Da quanto finora ricevuto emergono 51 richieste pervenute fino a oggi in diverse Regioni, con esiti variabili tra approvazioni, dinieghi e procedure in corso. Tuttavia – prosegue la nota – risulta evidente come troppi enti abbiano scelto di non rispondere o di negare l’accesso ai dati, così come risulta evidente che le tempistiche di risposta delle Aziende sanitarie siano incompatibili con le speranze di vita dei richiedenti. Undici regioni (Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Abruzzo, Bolzano, Sicilia, Calabria e Campania) hanno risposto alla richiesta, fornendo dati. Spiccano le 15 richieste in Veneto, 14 in Lombardia, 7 nelle Marche e 6 in Liguria. Alcune Regioni hanno fornito informazioni precise sugli esiti: ad esempio, in Veneto si registra 1 parere positivo, 2 persone morte nell’attesa della conclusione dell’iter, 8 pareri negativi, 2 rinunce e 2 richieste ancora in corso di valutazione. In altre Regioni, come l’Abruzzo, sono stati condivisi dati dettagliati". "Il numero di persone morte prima del completamento dell’iter – commentano Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria della Coscioni – dimostra come servano procedure e tempi certi per il rispetto della sentenza della Corte".