Milano, corteo dei sindacati. Landini: “In Italia il primato europeo della precarietà”

Una manifestazione in difesa del lavoro e contro le scelte del governo su politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali. Presenti anche gli studenti e inquilini contro il caro affitti

Milano, 13 maggio 2023 – Al via, questa mattina, a Milano, la manifestazione unitaria organizzata dai tre principali sindacati italiani in difesa del lavoro e contro le scelte del governo su politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali. Si tratta della seconda mobilitazione dopo quella che si è svolta a Bologna il 6 maggio. Il terzo dei tre appuntamenti convocati dai sindacati sarà settimana prossima, il 20 maggio, a Napoli.

Il corteo e la manifestazione

Il corteo è partito dal Castello Sforzesco in direzione Arco della Pace dove si sono riuniti i militanti della Cgil, Cisl e della Uil. In testa il segretario generale Maurizio Landini che ha ribadito l'intenzione di portare avanti la protesta finché il governo non darà risposte: “Andremo avanti finché non otterremo quello che vogliamo”. 

All’Arco della Pace si sono tenuti gli interventi di Landini e Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil. Non era presente invece il segretario della Cisl Luigi Sbarra, bloccato da problemi di salute. Al suo posto è intervenuta la segretaria confederale Daniela Fumarola. Tra i presenti Gianni Cuperlo del Pd e Onorio Rosati di Alleanza Verdi e Sinistra.

Stando a quanto hanno annunciato gli stessi sindacati, in piazza sono arrivate circa quarantamila persone: ​​​​​​lavoratori e pensionati da tutte le regioni del Nord, esclusa l'Emilia Romagna, che sabato scorso ha ospitato l'analoga protesta per il Centro.

Corteo sindacati a Milano
Corteo sindacati a Milano

Landini: “In Italia primato precarietà”

“Il livello di precarietà che c'è nel nostro paese non c'è in nessun altro paese europeo”, ha affermato Landini, aggiungendo che “proprio ieri hanno parlato di denatalità, ma una delle ragioni vere della denatalità è proprio il fatto che non c'è lavoro per le donne, e che c'è una precarietà che dà incertezza nel futuro delle persone”. "Siccome loro dicono che sono quelli nuovi, e allora se sono quelli nuovi che cambino le cose sbagliate che ci sono e discutano con il sindacato, che ascoltino quello che oggi giovani gli dicono e le donne, il paese. Non lo stanno facendo. Stanno facendo campagna elettorale e propaganda”, ha detto Landini poco prima della manifestazione.

Landini: “I giovani costretti a lasciare il Paese”

Secondo Landini, “dopo 20 anni di questa cultura, di questa teoria, sotto gli occhi di tutti ci sono i problemi che abbiamo di fronte e quindi è necessario assolutamente cambiare”. “E gli stessi studenti che oggi stanno manifestando per garantire il diritto alla scuola e allo studio, che non è garantito – ha aggiunto - indicano la necessità di avere un futuro”. “I governanti – ha incalzato - dovrebbero riflettere perché molto spesso i giovani nostri se ne devono andare dal paese perché trovano in giro per l'Europa e nel mondo condizioni migliori di vita e di lavoro”. “Soltanto uno che non vuol vedere o non vuol sentire pensa che oggi il problema non sia la precarietà nel nostro paese - scandisce Landini - e il governo deve assumersi le sue responsabilità. Non glielo abbiamo chiesto noi di fare i voucher, o di liberalizzare i contratti a termine. Se è così bello essere pagati con i voucher perché la ministra del Lavoro Calderone non si fa pagare con i voucher?”.

Landini: “Lotta degli studenti è la nostra lotta”

Landini ha poi aggiunto: "Credo che un giovane che rifiuta di lavorare sottopagato a 1.000 euro faccia bene, non può accettare quelle condizioni”. L'idea che bisogna accettare qualsiasi tipo di lavoro “non va bene, è ora di smetterla”, ha detto il segretario che al termine della manifestazione ha incontrato gli studenti dell'Università degli Studi di Milano che stanno protestando contro il caro affitti. “Il mio primo pensiero va agli studenti, la loro lotta è la nostra lotta”, ha affermato Landini all'inizio del suo intervento all'Arco della Pace. “Il diritto allo studio non è garantito nel nostro paese, altroché merito e i figli dei lavoratori dipendenti hanno sempre più difficoltà a studiare”, ha detto il segretario.

Bombardieri: "In piazza per un paese diverso”

“Cgil, Cisl e Uil non stanno facendo lo sciopero contro il cuneo fiscale come qualcuno continua a dire perché noi gli scioperi generali li abbiamo fatti per averlo”, ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sottolineando che “Cgil Cisl e Uil stanno in piazza per chiedere al Governo e alla politica di costruire un paese diverso, basato su un lavoro stabile, dignitoso e sicuro, dato che si continua a morire”. Al governo si chiede anche “di fare una riforma fiscale che tenga conto di chi effettivamente paga le tasse e di chi evade e di discutere finalmente di una riforma delle pensioni, che fino ad adesso ha sacrificato giovani e donne”. I

Fumarola: “Non siamo qui per compromessi al ribasso”

“Senza il coinvolgimento delle parti sociali, senza l'apporto responsabile del sindacato confederale, delle sue categorie non si va da nessuna parte. Le soluzioni stabili, eque, richiedono condivisione e corresponsabilità'”. Così la segretaria confederale organizzativa della Cisl, Daniela Fumarola, intervenendo dal palco della manifestazione. “Noi – ha spiegato Fumarola - non siamo qui per compromessi al ribasso.  Su questo siamo e saremo intransigenti, forti della nostra rappresentanza e della capacità di affondare le mani nei problemi reali del lavoro e delle famiglie. È solo insieme che possiamo riprendere la via giusta, riallacciando il filo del dialogo con il governo, un filo caduto per lunghi mesi. Siamo qui senza pregiudiziali ideologiche, senza indietreggiare di un passo, rispetto alla necessità di avere risposte concrete e immediate. Vedremo se la convocazione del 30 aprile del governo è stata solo un'opera di diplomazia tardiva o se l'intenzione è quella di proseguire con un confronto strutturato per aprire uno spazio di condivisione sulle politiche di coesione e di sviluppo di questo Paese”. 

Studenti e inquilini: “Vogliamo affitti e non profitti”

L'Unione degli universitari (Udu) e l'organizzazione degli inquilini Sunia insieme si sono rivolti al Governo affinché intervenga sulle politiche abitative, tramite investimenti sugli alloggi pubblici e regole sul canone. “Oggi siamo a Milano alla manifestazione unitaria di Cgil Cisl e Uil perché la nostra battaglia – ha detto Camilla Piredda, coordinatrice dell'Udu - si intreccia con le battaglie dei lavoratori e le rivendicazioni sul fisco. Chiediamo l'abolizione della cedolare secca sui canoni liberi, l'aumento delle agevolazioni sul canone concordato e una politica di disincentivo sugli immobili sfitti. Sono misure immediatamente attuabili che possono migliorare il diritto all'abitare e il diritto allo studio”. Lo slogan scelto per lo striscione è “Vogliamo affitti, non profitti” proprio per denunciare il livello vertiginoso dei canoni di locazione. A Milano si pagano 620 euro in media per una camera singola, a Roma 465 euro, a Padova 458 euro, a Firenze 451 euro, a Bologna 447 euro. Intanto la protesta delle tende continua in molte altre città: oggi sono state montate anche a Parma, davanti al polo di economia, mentre a Milano sono state montate per la prima volta in Festa del Perdono, davanti alla Statale. Ma continuano anche a Verona, dove gli studenti stanno aspettando la Ministra Bernini che arriverà venerdì per l'inaugurazione dell'anno accademico. Le richieste che verranno fatte quel giorno sono state anticipate da Laura Bergamin, coordinatrice di Udu Verona: “Da parte del Governo l'ennesimo annuncio spot, di fronte all'inconsistenza del decreto non fermeremo le nostre mobilitazioni. Aspettando le risposte concrete della ministra all'inaugurazione, pretendiamo la riconversione degli immobili inutilizzati in studentati pubblici e non l'ennesimo regalo alla speculazione privata”, hanno concluso gli studenti.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro