Stadium sbancato e Milan al secondo posto: serata perfetta contro la Juventus

Grande impresa dei rossoneri che vincono 3-0: decidono i gol di Diaz, Rebic e Tomori

Il Milan batte la Juventus

Il Milan batte la Juventus

All'andata finì 3-1 per i bianconeri e stasera il Milan vuole provare a scrivere una storia diversa tentando di sfatare il tabù dello Stadium di Torino. 69 punti per entrambe le compagini in campo e l’obiettivo Champions League da centrare come meta comune. Questa è Juventus-Milan e alla fine a festeggiare sono i rossoneri che abbattono la Juve con un netto 3-0 firmato Diaz, Rebic e Tomori, al suo primo gol con la maglia del Diavolo.

In campo

Pioli conferma l'idea Brahim Diaz sulla trequarti mentre decide di lasciare fuori sia Rebic che Leao: dietro a Ibra, dunque, ci saranno lo spagnolo insieme a Saelemaekers e Calhanoglu esterni. In difesa confermato Tomori, preferito a Romagnoli, mentre rientra Calabria sulla destra. Nessuna novità per Pirlo, l'unica è Alex Sandro sulla sinistra al posto di Danilo: Cuadrado torna a fare il terzino mentre rientra Chiesa con McKennie sulla corsia opposta. Morata prende il posto di Dybala per affiancare Ronaldo con i centrali di difesa de Ligt-Chiellini. Dybala, Arthur, Kulusevski, Bernardeschi e Ramsey si accomodano in panchina.

Guizzo di Diaz

Valeri dà il via al match che viaggia subito su ritmi altissimi: la Juve pressa sulle fasce: e al 4’ su una respinta della difesa rossonera, De Ligt da buona posizione calcia a colpo sicuro in porta, di piatto. Il suo tiro colpisce però Theo Hernandez, che salva la porta a Donnarumma battuto. I casalinghi ci provano con Rabiot (il sinistro chiuso da Tomori) mentre Ibra risponde con un destro potente dai 25 metri respinto col corpo da Chiellini. Tra i rossoneri il più attivo è però Diaz che prima si libera per scaricare il destro spedito alto, poi al 21’ su suggerimento di Hernandez al limite dell'area cerca il destro in porta ma Szczesny controlla. Due minuti dopo retropassaggio sbagliato di Ronaldo che lancia verso la porta Calhanoglu che però si incespica favorendo la chiusura di De Ligt riesce a chiuderlo: si arriva alla mezzora ed è Bentancur che dalla destra si accentra e cerca il sinistro, murato mentre il Diavolo risponde con Calhanoglu che di prima libera Theo Hernandez: lo spagnolo si invola inserendosi in area e poi scarica il diagonale mancino in porta, con Alex Sandro che manda in corner. Allo scadere il pressing del Milan dà i suoi frutti: al 44’ Theo Hernandez scappa a Cuadrado ma il suo tentativo di cross teso verso il secondo palo viene deviato da De Ligt che per poco non beffa Szczesny. E’ l’antipasto al vantaggio del Milan che un minuto dopo passa in vantaggio con Brahim Diaz: Szczesny smanaccia, la palla finisce sul piede di Brahim che controlla e spara un destro a giro all'incrocio, con Chiellini che sulla linea di porta non ci arriva. Dopo un check del Var il gol viene convalidato con lo spagnolo che controlla di petto (e non di mano) il pallone nel rimpallo di Cuadrado. Dopo un buon avvio della Juve, dunque i rossoneri guadagnano metri sul campo e un vantaggio di misura: la gara è molto equilibrata e aperta.

Prima gioia Tomori

Non ci sono cambi all’inizio della ripresa e il secondo tempo riparte con gli stessi buoni ritmi del primo con la Juve che si fa subito pericolosa al 47’ con un grande assist di Morata, che di tacco libera Bentancur ma il suo tiro viene parato da Donnarumma. Al 55’, dopo un check del Var, Valeri decreta un calcio di rigore al Milan per tocco di mano di Chiellini in occasione di un tiro del solito Diaz inizialmente non concesso: dagli undici metri si presenta Kessié ma Szczesny aspetta fino all’ultimo e distendendosi sulla sinistra dice di no all’ivoriano. Al 65’ infortunio al ginocchio per Ibrahimovic, con lo svedese costretto a uscire dal campo favorendo l’ingresso di Rebic, mentre Pirlo opta per Kulusevski al posto di Bentancur, con Chiesa che va a sinistra e McKennie in mezzo: un minuto dopo Ronaldo trova spazio e dalla destra scarica un tiro fuori misura. Al 69’ anche Diaz deve alzare bandiera bianca lasciando il posto a Krunic mentre al 70’ Szczesny esce provvidenzialmente a sventare un Calhanoglu pericoloso dopo una bella azione rossonera tutta di prima e in verticale. Nell’ultimo quarto d’ora 74' la Juventus chiude il Milan nella sua area di rigore e i rossoneri faticano a uscire ma al 77’ Rebic raddoppia per il Diavolo con uno splendido destro a giro da fuori area che finisce all’incrocio dei pali. Per i bianconeri si fa durissima mentre Pioli opta per un doppio cambio, puntando su Dalot e Meité al posto di Bennacer e Saelemaekers mentre Pirlo butta in mischia Dybala al posto di Chiesa per gli ultimi dieci minuti di match: all’82, però, il Diavolo cala il tris, stavolta con Tomori che di testa infila Szczesny su punizione realizzando così il suo primo gol in rossonero. La Juve accusa il colpo ma ci prova fino alla fine con Dybala ma il suo primo tentativo, fuori misura, su angolo non trova compagni pronti e in pieno recupero calcia a giro senza trovare la porta: le squadre sono ormai lunghissime, gli schemi in campo saltano e il triplice fischio di Valeri pone fine alla contesa. Il Diavolo espugna lo Stadium e si porta a +3 dai bianconeri puntando dritto alla Champions.

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