Disastro Yonghong Li, al Milan un buco da 126 milioni

L’Uefa congela i ricavi europei, il club si cautela con uno stanziamento anti-sanzioni

Yonghong Li

Yonghong Li

Milano, 13 ottobre 2018 - Sarebbe bello poter porre una serie di domande al signor Yonghong Li, se solo fosse qui tra noi e non si fosse sciolto come neve al sole divenendo irreperibile. Perché la sua gestione del Milan, oltre che avvolta sin da subito da una coltre di nube relativa alla sua figura e al suo presunto patrimonio, è alquanto difficile da decifrare ora che sono usciti i conti.

Guardando il bilancio del club al 30 giugno 2018, l’unico della sua gestione, alla voce costi si legge un +22.7% rispetto all’esercizio precedente. Il che, visto il faraonico calciomercato dell’estate 2017 portato avanti dalla coppia Fassone-Mirabelli, potrebbe anche avere un senso. Il problema, semmai, è che a questa crescita dei costi non è seguita un altrettanto ampia crescita dei ricavi, quello che invece era stato uno dei cavalli di battaglia del Milan cinese e il lavoro che avrebbe dovuto portare a compimento l’allora amministratore delegato, Marco Fassone, con l’espansione verso Oriente del marchio. Il bilancio, che dovrà essere approvato durante l’Assemblea dei Soci prevista per il prossimo 25 ottobre, in totale registra un rosso di 126 milioni di euro, in aumento di 53 rispetto all’esercizio precedente, con ricavi legati ad attività di sponsor e partner addirittura in calo di 7,4 milioni (in totale i ricavi sono cresciuti da 212 a 255 milioni grazie principalmente a diritti tv, Europa League e proventi da gare).

Un errore su tutta la linea e obiettivo non raggiunto per il management, tasto sul quale premette forte anche il fondo Elliott quando, nell’Assemblea dei soci dello scorso 21 luglio, chiese la testa di Fassone. Il Fondo, divenuto ufficialmente proprietario del Milan il 10 luglio a seguito dell’inadempimento delle proprie obbligazioni da parte di Li Yonghong (che avrebbe anche abbandonato l’iniziativa legale intrapresa contro il fondo americano per recuperare una parte dei 400 milioni persi con il cambio di proprietà) ora aspetta di leggere le motivazioni complete del Tas riguardo la sospensione e il successivo reintegro del club in Europa League a seguito dello sforamento dei limiti imposti dal Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017. La Uefa, nell’attesa che avvenga l’incontro con il club, ha deciso di attuare in via precauzionale alcune misure di temporanea sospensione della liquidazione dei ricavi in relazione alla partecipazione all’Europa League 2018-19. Il Milan, come contromossa, ha deciso di istituire in bilancio uno stanziamento a copertura di qualsiasi rischio che potrebbe derivare dall’applicazione di sanzioni da parte dell’UEFA. Intanto Gattuso, al sito dell’organo continentale, pensa già al derby («Avrei voluto giocare con Modric») e lancia messaggi al club («Mi piace Matuidi»).

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