
Filippo Inzaghi, 41 anni, alla prima stagione sulla panchina del Milan
Milano, 15 febbraio 2015 - “È un periodo complicato, con tanti infortuni: in ogni partita succede di tutto. Perdere dopo 30” un giocatore con il naso rotto è incredibile”. Così Pippo Inzaghi, allenatore del Milan, commenta ai microfoni di Sky Sport il pareggio interno contro l’Empoli.
“Era una partita complicata, l’Empoli mette tutti in difficoltà. Sono veramente bravi e non è un caso che hanno perso solo due partite su 15”, ha aggiunto il tecnico rossonero. Parlando della partita: “Non ricordo grandi parate del nostro portiere e nemmeno del loro, ma quando vai in vantaggio non puoi prendere un gol così. Con più attenzione si poteva vincere, ma è stata una partita sofferta. Dispiace, volevamo i tre punti, ma dobbiamo recuperare giocatori e condizione”, ha spiegato Inzaghi, che prova comunque a guardare il bicchiere mezzo pieno: “Siamo in crescita, stiamo provando un nuovo sistema di gioco ma non riusciamo a dare continuità alla formazione. Se non ho a disposizione i giocatori è però impossibile far giocare sempre gli stessi. Dobbiamo stringerci tutti insieme per migliorare”.
Per Inzaghi il Milan deve “lavorare sulla testa più che sulla condizione. Non è facile giocare a San Siro, capisco i tifosi. Dobbiamo cercare di vincere una partita e ripartire. Ci prendiamo questo punto, visto che eravamo anche in nove, ma dobbiamo fare di più”. Sulla prestazione di Destro: “È stato molto bravo sulla combinazione tra Ménez e Bonaventura. Abbiamo avuto tre-quattro ripartenze nel secondo tempo che potevamo sfruttare meglio per fare il secondo gol”. Infine, sui fischi dei tifosi: “Loro sono come me, vogliono sempre di più. Ma noi dobbiamo lavorare e cercare di trasformare i fischi in applausi. Dobbiamo invertire questo ciclo negativo, ma ci vuole un po’ di tempo e la rosa al completo”.