
Xherdan Shaqiri
Milano, 6 agosto 2015 - C'è chi dice no e all’Inter cominciano a essere in tanti a farlo. L’ultimo della serie è Marco Andreolli, uno dei tanti giocatori ai quali è stata aperta la porta d’uscita perché ritenuto in esubero. Il centrale, inseguito dal Bologna, ha declinato l’offerta, deciso a giocarsi le sue chances soprattutto dopo l’infortunio di Nemanja Vidic. Il serbo si è operato ieri mattina all’Humanitas di Rozzano per rimuovere un’ernia discale lombare. Starà fermo per almeno tre mesi, non verrà inserito nella lista dei 25 da consegnare alla Figc in chiave campionato. Con la permanenza dell’italiano i centrali a disposizione sono cinque, mentre sono sette gli esterni. Dodici difensori sono troppi, non solo perché l’ Inter non farà le coppe europee ma perché la lista introdotta quest’anno dalla Federcalcio impone ai club di «tagliare» e allo stesso tempo è un incentivo ai giocatori a lasciare i club in cui non hanno spazio.
Ausilio spera di avere maggiore fortuna che con Andreolli nelle trattative che dovrebbero portare Nagatomo al Galatasaray (in cambio di Felipe Melo) e forse D’Ambrosio al West Ham. La cessione più importante, soprattutto in termini economici, resta quella di Shaqiri, che ieri è sceso in campo nel test a Riscone di Brunico che l’Inter ha organizzato con l’Al-Ahli. Una sfida contro la squadra di Houssine Kharja, arbitrata dall’ex fischietto Romeo (oggi team manager nerazzurro) e terminata 1-1 con un rigore di Jovetic al 94’. Lo svizzero non ha giocato alcuna amichevole ufficiale, quella di ieri non lo era, e ha fatto sapere di non essere entusiasta di una possibile cessione allo Schalke 04.
Diverso sarebbe il discorso se il Borussia Dortmund, che ha manifestato interesse, dovesse farsi avanti con una proposta ufficiale. I quindici milioni eventualmente incassati con il trasferimento dello svizzero sarebbero parte del pagamento al Wolfsburg per strappare ai biancoverdi Ivan Perisic, valutato venti milioni e acquistabile in prestito con obbligo di riscatto. C’ è da risolvere il rebus legato all’esterno basso a sinistra, che Mancini ha richiesto ma che avrà solo se nel reparto partiranno un paio di giocatori. Non si registrano passi avanti in nessuna direzione. Al momento l’ Inter sta valutando le opportunità, speranzosa di poter chiudere prima altre operazioni.