
Inter-Juventus dello scorso anno a San Siro
Milano, 29 aprile 2018 - Nelle riflessioni a fine partita, il primo punto da cui si parte è quello relativo agli episodi arbitrali. «Non mi sembra ci sia un totale equilibrio di gestione dei fatti, ma le decisioni sono dipese da quello che ha visto in quei momenti», taglia corto Spalletti. Il tecnico, ma anche Zhang Steven ai microfoni di Inter Tv, sottolineano con orgoglio quanto mostrato dai nerazzurri sul campo. «Per 110 anni abbiamo giocato con onore, col cuore – dice il manager interista – Nei prossimi incontri proveremo a fare il meglio. Non parleremo dell’arbitro perché siamo l’Inter e abbiamo fatto vedere cosa vuol dire essere nerazzurri. Sono orgoglioso di ogni singolo ragazzi. Prometto che non molleremo e faremo tutto il possibile per lottare fino all’ultimo».
Anche Spalletti preferisce concentrarsi su un’analisi a metà tra la delusione enorme per il risultato finale e la convinzione di aver disputato una grandissima gara. «L’Inter l’ha persa perché ha buttato via molte energie sull’inferiorità numerica e in ultimo ti è girato al contrario l’episodio sul 2-2 – continua il tecnico -. La squadra meritava un esito diverso. Abbiamo fatto una grande partita. E’ chiaro che c’è da smaltire l’amarezza ed è la cosa più difficile, la gestione di questa sconfitta, perché non la meritavamo. È difficile da accettare, ma ai giocatori vanno dati i meriti che hanno. È una partita che non deve finire così». La polemica post-partita si trasforma anche in un richiamo di Spalletti ad Allegri per un tono di voce ritenuto troppo alto all’interno della stanza delle tv, mentre l’allenatore sta spiegando il perché del discusso cambio tra Icardi e Santon. «I giocatori affaticati erano diversi – dice ancora il tecnico -. In quel momento, quando c’era da ripartire c’era bisogno di una gestione diversa in fase difensiva. Bisognava restare bassi e mantenere una struttura sulle punizioni e i calci d’angolo. Con Santon ho “alzato” la squadra».