REDAZIONE MILANO

Il giro del mondo in bici, l'esploratore viaggerà per 28 mesi

Il progetto si chiama Pangea e ActionAid sarà partner. Per Alessandro Da Lui Tappa media da 85 chilometri per un totale di 50mila, con un bagaglio dal peso fra i 50 e gli 80 chili

Alessandro Da Lio presenta il progetto Pangea, con la sua bici

Milano, 15 aprile 2015 - Da Capo di buona Speranza, in Sudafrica, al Polo Nord e poi giù fino all'Antartide in un giro del mondo in bicicletta, 50mila chilometri in 28 mesi. E' l'impresa alla quale si accinge Alessandro Da Lio, che conterà solo sulla forza dei suoi muscoli, sui pedali da spingere un metro dopo l'altro e sulle ruote della sua bicicletta. Si chiama progetto Pangea ed è un'esplorazione eco-sostenibile, una testimonianza "sui pedali" della vita sul pianeta in tutte le sue forme. "Pangea è fondamentalmente culturale, perchè sarà un incontro delle genti e io sarò un mouse puntato dal comitato scientifico sul mondo, andremo a vedere quello che abbiamo fatto di male e abbiamo fatto di bene sulla linea della longitudine terreste". ActionAid è partner dell'iniziativa, il perchè lo spiega Marco Gessini.

"ActionAid ha deciso di partecipare perchè lo colloca in un più ampio progetto sportivo nel quale sta usando lo sport in Italia e nel sud del mondo per promuovere i diritti delle persone e per favorire tutti quei fenomeni di aggregazione e inclusione sociale che lo sport favorisce".  Per prepararsi Da Lio si è sottoposto a durissimi allenamenti, simili a quelli degli astronauti. Con la sua Bike Andrea 1 o nel caso di deserto e distese di ghiaccio, la Trike Andrea 2, trascinandosi dietro dai 50 agli 80 chili di materiale, affonterà le situazioni più estreme con un impegno durissimo quotidiano. "85 chilometri medi che potranno diventare 100 se c'è una tappa in discesa e potranno diventare 60 o anche 40 sulle vette andine dove si arriverà a 5.000 metri di quota".

Chiunque potrà partecipare al viaggio di Alessandro, percorrendo un pezzo di strada con lui o seguendo le sue imprese che verranno quotidianamente documentate. Il suo sarà una sorta di Reality antropologico e culturale. "Chi fa il viaggio non è il ciclista che spinge sui pedali ma è fatto da tutti quelli che vorranno partecipare, dal comitato scientifico che c'è dietro, e tutti quello che collaboreranno attivamente con Pangea, loro fanno il viaggio!". Alcune tappe del tour si tingeranno di rosa, con una presenza femminile sui sentieri di Pangea. Alcune atlete, a cominciare dalla moglie di Alessandro, percorreranno con lui alcune tappe e organizzeranno degli incontri sui diritti delle donne. Al Polo nord poi sarà affiancato da un cane, unica difesa contro gli attacchi degli orsi polari. L'avventura comincia il primo maggio.