Da Kim Kardashian a Belen Rodriguez, le lampade di design Lumina arrivano da Arluno

Nel Milanese, l’ingegno di Tommaso Cimini ha dato vita a un marchio da 5 milioni di fatturato

Kim Kardashian

Kim Kardashian

Arluno (Milano), 26 febbraio 2023 - Lampade dalla linea purissima e inconfondibile: le trovi nelle collezioni permanenti di molti musei del design, in alberghi e ristoranti a 5 stelle, nelle lounge di prima classe di grandi aeroporti, ovviamente nei salotti dei contemporanei monarchi dello star-system: per fare qualche nome, le usano personaggi come Kim Kardashian o l’archistar Norman Foster, e su Instagram una foto le ritrae nel salotto di Belen Rodriguez. Gli iconici prodotti firmati Lumina nascono ad Arluno, nel Milanese, a pochi chilometri dal piccolo laboratorio di Sedriano dove “tutto ebbe inizio” nel 1980.

Da Sedriano a New York e Parigi

Il fondatore del brand era un geniale congegnatore meccanico, Tommaso Cimini, che già alla metà degli anni Settanta aveva adattato i macchinari della propria officina per produrre una lampada di nuovissima concezione. La chiama Daphine ed è il simbolo della sua filosofia creativa: "Tanta luce, poca lampada". Finirà nelle sale del Brooklyn Museum e della Judd Foundation di New York, del Musée des arts décoratifs di Parigi e in altre grandi istituzioni culturali nel mondo. Dal successo di Daphine a Lumina il passo è breve: presto da Sedriano la produzione passa ad Arluno e lì si sviluppa. Sono gli anni della Milano capitale del design, del gruppo Memphis, di Alchimia. Lumina si inserisce perfettamente in quello scenario e segue l’originaria ispirazione fino ad oggi.

Azienda e fatturato

L’azienda occupa attualmente circa 40 persone, senza contare un consistente indotto a “chilometro zero”, composto soprattutto da piccoli fornitori selezionati nei laboratori artigiani del Nord-Italia (con qualche doverosa eccezione: i cristalli di Lumina arrivano dalla Bormia). L’ ultimo fatturato è stato di 5 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto a quello dell’anno precedente, ma i manager puntano ancora più in alto. Alla guida dell’azienda c’è, dopo la scomparsa del fondatore, il figlio Ettore Cimini, classe ‘72, dal 2007 Ceo del brand di Arluno.

Il ritorno al Salone del Mobile

Nell’immediato Lumina punta molto su Euroluce, la fiera di settore affiancata al Salone del Mobile, che a primavera torna a Milano dopo un’assenza durata dal 2019: Lumina ci sarà con uno stand di 230 metri quadri. "Per noi Euroluce è fondamentale – spiega Andrea Re Calegari, il marketing manager –. È qui che sviluppiamo i nostri rapporti con i retailer e le collaborazioni con grandi architetti contemporanei di fama internazionale. Non anticipiamo nomi ma ce ne saranno". L’azienda di Arluno ha un mercato consolidato, oltre che in Italia, in Europa e Nord America e punta a espandersi in Oriente, dagli Emirati alla Cina. L’offerta è rivolta a consumatori di fascia alta. Lumina ha fornito gli arredi luminosi di grandi alberghi in Costa Azzurra, di prestigiosi locali parigini, della Century Lounge American Express dell’aeroporto La Guardia a New York, agli yacht club di Montecarlo e Porto Cervo. E nell’elenco mancano molti nomi del jet-set che preferiscono restare nell’anonimato.

 

 

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