Milano, addio Fujitsu ma posti salvi (per ora)

Le attività della multinazionale giapponese in Italia rilevate da Finix. Si tratta per scongiurare esuberi

Il segretario Fim-Cisl Milano Christian Gambarelli con i lavoratori Fujitsu in presidio

Il segretario Fim-Cisl Milano Christian Gambarelli con i lavoratori Fujitsu in presidio

Milano, 27 novembre 2019 -  Per protestare contro i licenziamenti avevano organizzato anche un flash mob in piazza San Babila, con cartelli che rimandavano al simbolo del Giappone. La manifestazione non è servita per fermare l’addio di Fujitsu all’Italia, ma è arrivato il salvataggio grazie al passaggio di mano delle attività, rimaste in vita con il nome Finix Technology Solutions Spa. La società tedesca Livia Corporate Development ha incamerato il 100% delle azioni del ramo d’azienda in Italia della multinazionale giapponese, con un’operazione che ha permesso di scongiurare la chiusura e il licenziamento di circa 140 lavoratori a Milano e 50 a Roma, assorbiti dal nuovo player Finix. Anche se ora si apre la partita sui possibili esuberi dovuti al piano della nuova proprietà per tagliare i costi e riorganizzare il personale, al centro anche di un incontro con i sindacati al ministero dello Sviluppo economico.

«Di certo l’acquisizione ha portato una prospettiva nuova - spiega Christian Gambarelli, segretario generale della Fim-Cisl milanese - adesso bisogna ridurre il più possibile l’impatto sui lavoratori, da parte dell’azienda abbiamo incontrato disponibilità a trovare una soluzione». Nei prossimi giorni verranno convocate assemblee con i dipendenti, che a Milano lavorano al Centro Leoni in via Spadolini. All’inizio del nuovo anno i sindacati torneranno a incontrare il nuovo acquirente, intenzionato a chiudere le trattative entro marzo. Per ora l’acquisizione è una boccata d’ossigeno, dopo l’addio dei giapponesi anche per la «scarsa attrattività» del mercato italiano. La chiusura era dovuta alla decisione della casa madre nipponica di concentrarsi con una presenza diretta solo sui Paesi considerati «adatti a supportare la crescita». E l’Italia non era considerata più attrattiva per gli investimenti in information technology e per lo sviluppo delle tecnologie digitali e della ricerca.

Il gruppo giapponese in Italia svolgeva soprattutto servizi di alta tecnologia alle imprese, commerciale, distribuzione, manutenzione e assistenza clienti. Servizi che, ora, sono stati affidati alla new entry Finix Technology Solutions Spa, che continua a lavorare come “hub tecnologico” per Fujitsu e gestisce in esclusiva la commercializzazione dei prodotti in Italia. L’amministratore delegato è Pierfilippo Roggero, già ai vertici di Fujitsu in Italia. E il piano è quello di espandersi, acquisendo altre commesse e variando il portafoglio clienti. Non è la prima volta che la tedesca Livia fa shopping in Italia. Tra le operazioni l’acquisizione, nel dicembre 2018, di Westpole Spa da Hitachi. 

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