Milano Fashion Week, riflettori in passerella: "L’evento vale oltre 70 milioni"

Collezioni donna dal 20 al 26 febbraio. Confcommercio: stranieri in aumento dell’11%, meglio anche del pre Covid

La modella russa Irina Shayk

La modella russa Irina Shayk

Milano – La Fashion Week ai nastri di partenza vale 70,4 milioni di euro, come indotto generato dalla spesa turistica in crescita del 22,6% rispetto al 2019. Una piena ripresa del grande evento del mondo della moda, con numeri che superano i livelli pre Covid, fotografata dalle stime dell’ufficio studi di Confcommercio Milano, Lodi e Monza-Brianza.

"Le previsioni sono positive sia per le presenze turistiche sia per l’indotto economico", spiega Marco Barbieri, segretario generale milanese dell’associazione di categoria. La previsione, nei giorni della settimana della moda donna milanese dal 20 al 26 febbraio, è infatti di quasi 50.500 visitatori stranieri con un +3,1% rispetto al 2019. Di analoghe proporzioni l’incremento dei visitatori italiani (63.000 persone previste) con un + 3,3% sempre in raffronto all’anno che ha preceduto la pandemia e il lungo stop per il mondo delle fiere e degli eventi. Complessivamente, in confronto al 2019, l’afflusso di visitatori crescerà quindi del 3,2%.

Nella previsione di arrivi, per il periodo della prossima Fashion Week, i numeri migliorano anche nel confronto con il 2023: + 10,5% gli italiani e + 11% gli stranieri. E il valore dello scontrino medio dei visitatori stranieri, secondo una elaborazione sugli ultimi dati Global Blue, sarà di 1.394 euro, in forte aumento a confronto con il 2019: + 19%. "Numeri migliori rispetto al 2019, anno pre Covid – aggiunge Barbieri –. Questi dati confermano il nuovo momento attrattivo di Milano che auspichiamo possa tradursi in crescita per le attività commerciali e ricettive".

Un fiume di denaro che potrebbe essere utile anche per la ripresa del piccolo commercio al dettaglio, più colpito dalla crisi. "Le stime sull’impatto della Milano Fashion Week presentate da Confcommercio sono ulteriore testimonianza di come questi eventi, dal respiro internazionale, siano linfa vitale per il turismo, soprattutto in ottica di destagionalizzazione", sottolinea la ministra del Turismo, Daniela Santanché. "Lavoriamo – aggiunge – per diventare una nazione sempre più attrattiva anche per le grandi manifestazioni che calamitano visitatori da tutto il mondo. Dobbiamo fare di più, insieme, per strutturare il comparto affinché l’industria turistica possa crescere in solidità sotto il profilo delle opportunità di lavoro e carriera anche per le nuove generazioni".

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