Milano, Disney cancella 50 posti su 60

Gli effetti collaterali della fusione con Fox su marketing e area licenze

Il colosso del cinema e dell’intrattenimento

Il colosso del cinema e dell’intrattenimento

Milano, 1 settembre 2019 - La trattativa sindacale corre su un doppio binario, tra Milano e Roma, nel tentativo di salvare, entro la fine di settembre, il maggior numero di posti di lavoro nelle sedi italiane di Disney e Fox, multinazionali statunitensi dell’intrattenimento al centro di un imponente piano di riduzione del personale. Intanto c’è una prima notizia positiva per i lavoratori rientrati dalle ferie estive. L’ultimo incontro tra Disney e sindacati nella sede di Assolombarda si è concluso con la promessa del salvataggio di una decina di posti di lavoro su 62 al centro della procedura di licenziamento che ridimensionerebbe il quartier generale milanese, dove sono impiegate 206 persone.

«Sono stati fatti passi avanti – spiega Bruno Bifronte, segretario regionale Uilcom – e martedì incontreremo i lavoratori in assemblea. Il nostro obiettivo è quello di ridurre il più possibile i licenziamenti, e fare in modo che eventuali uscite siano solo su base volontaria». Dietro le quinte della trattativa in corso c’è la fusione tra Disney e Fox, operazione da 72 miliardi di dollari che ha portato alla creazione di un colosso mondiale del cinema, media e intrattenimento in un settore al centro della rivoluzione digitale. Operazione che per ora, in Italia, ha come conseguenza il taglio di un centinaio di posti di lavoro tra Disney e Fox e il trasferimento a Milano della sede romana del gruppo Fox. Disney, in particolare, ha calato la scure sull’area marketing e sul reparto che si occupa della gestione delle licenze, per raggiungere l’obiettivo fissato a livello globale di «ottimizzare processi produttivi e abbandonare alcuni business non più profittevoli» per l’azienda che ha fatto sognare generazioni con personaggi immortali, cartoon e film d’animazione entrati nella storia. Due anni fa la sede milanese era già stata colpita da un ridimensionamento del personale, che ora viene riproposto su più larga scala. L’azienda non è intenzionata a tornare sui suoi passi, ma ulteriori posti di lavoro potrebbero essere salvati nei prossimi giorni (venerdì è in programma un nuovo incontro in Assolombarda). Ad altri dipendenti, invece, potrebbe essere offerta una buonuscita.

Tutto dipende da come si evolverà la trattativa romana, quella con al centro gli esuberi Fox e il trasferimento della sede a Milano, ultimo capitolo di una fuga dalla capitale di big dei media come Sky. Fox è intenzionata a tagliare un quarto della propria forza lavoro in Italia: 42 esuberi su 160 dipendenti. E il trasferimento potrebbe aprire la strada ad altre uscite come esodi volontari e a possibili “travasi” di dipendenti da Disney a Fox. «Gli scenari dovrebbero definirsi entro la fine di settembre – sottolinea Bifronte – il confronto con l’azienda va avanti, per trovare un accordo che tuteli i lavoratori».

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