Milano, 14 aprile 2020 - Ricominciare dopo il coronavirus. Panino Giusto, catena della ristorazione nata a Milano quarant’anni fa, pensa a come attuare la “fase due”, quella della ripartenza. "Vorremmo ripartire dai nostri collaboratori – dice l’a.d. Antonio Civita – É nostra intenzione riaprire quei locali dove abbiamo un numero di collaboratori che possono assicurare un servizio adeguato e che attraverso i test risultano immuni dal virus. Inizialmente avremo meno tavoli e la gestione sarà in perdita, ma non ci sono alternative".
Civita, infatti, non valuta delivery un’alternativa valida a risolvere gli attuali problemi: "Prima dell’emergenza sanitaria la consegna a domicilio dei nostri prodotti aveva un’incidenza del 10% sul fatturato. Non considero il delivery il futuro della nostra ristorazione. Anzi, sono profondamente convinto che le persone torneranno a utilizzare i ristoranti". L’esperienza del coronavirus ha gettato le basi di un modello di condivisione degli obiettivi tra i ristoratori milanesi: "Abbiamo coinvolto 150 imprese del food retail nell’Unione dei Brand della Ristorazione Italiana. Sarebbe bello individuare tutti insieme le migliori strategie per rilanciare il settore".
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro