Il Comune di Milano vende i suoi fondi immobiliari: "in pancia" hanno 60 beni. Quali sono

Istituiti, rispettivamente, nel 2007 e 2009, hanno chiuso l'anno scorso con ricavi dalle vendite per 335 milioni

Palazzo Marino

Palazzo Marino

Dopo aver ridotto il numero di immobili "in pancia" e il relativo indebitamento, il Comune di Milano muove l'ultimo passo e vende i suoi fondi immobiliari. Più precisamente il Consiglio comunale ha dato oggi, lunedì 5 dicembre, il via libera alla vendita all'asta di tutte le quote detenute nei fondi immobiliari Comune di Milano I e II, di cui Palazzo Marino è unico sottoscrittore.

La delibera dell'assessore comunale al Bilancio Emmanuel Conte approvata oggi in aula indica le linee di indirizzo per chiudere la partecipazione e cedere nel 2023, alle migliori condizioni di mercato, tutte le quote a investitori qualificati, attraverso una procedura a evidenza pubblica a lotto unico, con aggiudicazione a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

Istituiti rispettivamente nel 2007 e nel 2009 come strumenti di valorizzazione del patrimonio dell'ente e affidati alla gestione di Bnp Paribas Real Estate Investment Management Italy Sgr, ai due fondi il Comune ha trasferito un portafoglio immobiliare composto da circa 140 proprietà, fra aree e fabbricati, per un valore complessivo di conferimento stimato in 355 milioni di euro, a fronte del quale ha ricevuto le quote di partecipazione.

Dopo 15 anni di attività e in prossimità di scadenza, i due Fondi hanno chiuso il 2021 con ricavi dalle vendite per 335 milioni e la proprietà di 60 beni, fra edifici residenziali, parcheggi, unità commerciali e con vocazione turistico-recettivo, terreni agricoli, cascine a Milano e in altri Comuni. Le attività di vendita dei Fondi, spiegano dal Comune, sono proseguite quest'anno, riducendo ulteriormente sia il portafoglio di immobili in proprietà sia l'indebitamento.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro