Milano, 25 marzo 2024 – Italiani più attenti agli sprechi di energia, con l’obiettivo di ottenere un risparmio in bolletta. Gli esperti di Segugio.it hanno effettuato un’analisi dell’andamento di consumi e costi di luce e gas nei primi mesi del 2024, confrontandolo con i dati dell’anno precedente.
Oltre alla maggiore attenzione al risparmio in bolletta da parte degli utenti, si evidenzia anche un calo dei costi della materia prima.
L’analisi
A livello nazionale, il confronto tra i dati di consumo dichiarati dagli utenti nel periodo gennaio – febbraio 2024, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, evidenzia un calo medio del 5% dei consumi di energia elettrica e un calo medio del 14% per il gas.
I dati raccolti confermano anche un calo netto della spesa annua, legato in buona parte al calo dei prezzi anno su anno delle materie prime. Nel periodo gennaio-febbraio 2024 il calo è pari al -27% per l’energia elettrica e al -20% per il gas.
A Milano si registra una diminuzione nei consumi del 3%; sia per l’energia elettrica sia per il gas, molto inferiore alla media nazionale. Rispetto alla diminuzione dei costi, la spesa annua registrata si riduce del 25% per l’energia elettrica e del 5% per il gas.
Ampliando l’analisi alla provincia e confrontando i dati con quelli del Comune di Milano, si riscontra un calo superiore sul gas: la spesa annua si riduce del 19% (vs. -5%) e il consumo medio del 12% (vs. -3%), portandosi così in linea con la media nazionale.
Altra località finita sotto la lente degli osservatori di Segugio.it è Brescia: qui la spesa annua sul fronte dell’elettricità cala del 24%, con una diminuzione nei consumi dell’1%; mentre per quanto riguarda il gas si registra un -16% con una discesa dei consumi del 10%.
Il commento
“Se il 2022 è stato l’anno della crisi energetica e il 2023 quello della convalescenza, il 2024 sembra riportare il segmento su spese annue ai valori pre-crisi – spiega Paolo Benazzi, responsabile Utilities di Segugio.it
– Il paniere delle offerte disponibili su Mercato Libero non è ancora tornato ai livelli di competitività che avevamo fino al 2021, soprattutto sulle offerte fisse che, in generale, potrebbero essere più aggressive se guardiamo i valori dei prezzi all’ingrosso. I consumatori però hanno ridotto i consumi e questo compensa la spesa annua stimata, che si riduce nettamente anno su anno”.