FEDERICA PACELLA
Economia

Auto in Lombardia, l’effetto dell’elettrico: i dubbi sulla svolta e il mercato inizia a rallentare

Il calo fisiologico d’estate si accentua rispetto al 2022. "Seg no dell’incertezza del settore"

LA MOBILITÀ CAMBIA, IL 70% PER L'AUTO ELETTRICA IN ITALIA

LA MOBILITÀ CAMBIA, IL 70% PER L'AUTO ELETTRICA IN ITALIA

Milano, 10 agosto 2023 

Segnali di rallentament o nel mercato delle auto: a luglio, le prime iscrizioni al Pra, in Lombardia, segnano il -12% rispetto a giugno ed il -18% rispetto a maggio.

La flessione non è inaspettata, in quanto il calo nei mesi estivi è fisiologico, ma risulta più marcato rispetto al 2022 (-8,5% le immatricolazioni a luglio rispetto a giugno lo scorso anno) e ancor di più rispetto al 2019, quando era stato solo -2,5%.

Va detto che, in generale, il trend auto 2023 è positivo: i dati mensili pubblicati da Aci parlano di una crescita del 7% di prime iscrizioni rispetto a luglio 2022; 148.228 le prime iscrizioni tra gennaio e luglio 2023, 128.558 quelle dello stesso periodo 2022 (+15%). Tuttavia, siamo ancora ben lontani dal periodo pre-pandemia, quando le prime iscrizioni tra gennaio e luglio erano state 219.189.

"Nel post pandemia – spiega Alberto Ansaldi, direttore ad interim di Aci Brescia – c’è una tenuta del mercato. Siamo invece ancora lontani dal pre-pandemia. Oggi è superato il problema del reperimento di microchip, ma si sconta molto l’incertezza sull’elettrico, che resta ancora marginale come acquisto".

Il rallentamento di luglio, inoltre, potrebbe preludere a una frenata anche nei prossimi mesi. "Quella che vediamo adesso è la fotografia di ciò che abbiamo venduto nel 2022 e che viene immatricolato ora, per i noti problemi di reperimento della componentistica – spiega Roberto Scarabel, presidente AsConAuto, Associazione Consorzi Concessionari Autoveicoli –. I dati sono ancora positivi, ma non so se a fine anno riusciremo a mantenere il +20% che abbiamo visto a livello nazionale nei primi sei mesi del 2023, perché l’acquisizione di nuovi contratti non è oggi così favorevole".

Sul dato di luglio influisce anche il maltempo che potrebbe impattare anche sui mesi prossimi. "Le grandinate hanno rallentato le consegne, perché molte auto da consegnare sono state danneggiate. I tempi di riparazione si allungano per effetto sia delle ferie estive, che per la difficoltà di recuperare cristalli e collanti, per cui ci potrebbero essere ulteriori rallentamenti nei mesi a venire".

E poi resta l’incognita dei nuovi acquisti, frenati dai costi elevati e dalle incertezze legate all’impatto ambientale dei mezzi. "Noi stessi fatichiamo a dire ai clienti per quanto tempo il veicolo sarà compatibile rispetto alla normativa. Il futuro potrebbe essere il noleggio, non solo per le aziende, ma anche per i privati – sottolinea Scarabel –. In Inghilterra sta funzionando molto bene e sta contribuendo alla transizione ecologica".