Agricoltura in Lombardia, più pannelli solari nei campi contro inquinamento e danni del clima

Il matrimonio tra produzione energetica solare e coltivazioni alimentato da nuovi studi e dalla pioggia di fondi del Pnrr Le stime in Lombardia: tra un anno crescita di impianti del 19,5%

Alcuni pannelli agrivoltaici

Alcuni pannelli agrivoltaici

Milano, 17 dicembre 2023  – Pannelli solari leggermente rialzati da terra. Sotto, nello stesso campo, colture di mais, insalate, pomodori. Il matrimonio tra produzione di energia green e agricola è destinato a diventare un modello.

Accanto alla ricerca ci sono i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) a tracciare un’unica strada per raggiungere due obiettivi: decarbonizzazione e adeguamento al cambiamento climatico. Si chiama agrivoltaico, la convivenza nello stesso spazio di produzione energetica pulita e agricola.

In Lombardia l’anno zero è stato il 2010: in provincia di Mantova, a Borgo Virgilio, 7mila pannelli distribuiti su una decina di ettari (oltre 3milioni di kilowatt ora di energia all’anno) hanno dato il via a una coabitazione che ha trovato consensi. Tuttavia, solo "dal 2021 l’agrivoltaico è una realtà in crescita" sottolinea l’ingegnere Moreno Scarchini, fondatore e ceo di EnergRed, impegnata nel sostenere la transizione energetica delle piccole e medie imprese. Un anno fa di questi tempi, il Mase (Ministero dell’Ambiente) autorizzava nuovi impianti: in Lombardia l’agrivoltaico ha interessato produzioni di cereali e foraggio. Il resto l’hanno fatto le risorse del Pnrr: ci sono fondi per realizzare e gestire impianti con una capacità complessiva di 1,04 gigawatt e una produzione di energia elettrica di 1.300 gigawattora annui. Scadenza 2026.

Basandosi sui dati del rapporto tecnico dell’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), rispetto al 2021 si stima una crescita del 18% della potenza generata dall’ agrivoltaico in Italia, con un aumento entro fine anno del 17% del numero di impianti. La maggior parte interesserà le regioni settentrionali, in particolare Emilia-Romagna (6.360 unità, +22% rispetto al 2021), Veneto (5.404, +21,5%), Piemonte (5.305, +20%) e Lombardia (5.275, +19,5%), prima regione per potenza con 433 megawatt (+22,5%).

Milano è prima per crescita sia di impianti (1.867 tra un anno) sia di potenza (118 megawatt). Seguono Monza (896 impianti) e Brescia (784), che invertono le posizioni quanto a potenza: 71 megawatt Brescia, 70 Monza. Bergamo (326 impianti, 40 megawatt) e Varese (299, 29 megawatt) si collocano in quarta e quinta posizione in entrambe le classifiche, Mantova (285) precede Como (260) per numero di impianti mentre le restituisce la precedenza quanto a potenza (27 megawatt Como, 23 Mantova). Cremona (150), Pavia (148), Lodi (92), Sondrio (85) e Lecco (83) completano la graduatoria degli impianti previsti tra un anno, con pochi cambiamenti per quanto riguarda la potenza: Pavia (18 megawatt) anticipa Cremona (11), Lecco (10) relega Lodi (9) e Sondrio (7) nelle ultime posizioni.

"L’accelerazione sarà maggiore negli anni successivi, a beneficio dell’ambiente e del sistema agricolo" sottolinea EnergRed, richiamando gli studi dell’università di Piacenza: una resa superiore delle colture (+4,3% nel caso del mais) con l’agrivoltaico.

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