Tony Hadley e Faso con i ragazzi dell’Istituto dei tumori: esce il brano “I was only sixteen”

Il leader degli Spandau Ballet ha prestato la voce a una struggente ballata realizzata dai giovani pazienti

Tony Hadley, monumento del new romantic e innamorato dell’Italia, si unisce a Faso, bassista di Elio e le Storie Tese, per interpretare un brano scritto dai giovani pazienti dell’Istituto nazionale tumori di Milano.

Il progetto

Dopo aver annunciato “Mad About You”, il tour che toccherà anche l’Italia quest'estate, il leader degli Spandau Ballet (ve li ricordate? I rivali dei Duran Duran...), sposta un progetto musicale promosso dall’Associazione Bianca Garavaglia. Insieme a Faso (bassista di Elio E Le Storie Tese), Stefano Signoroni, Giacomo Ruggeri e Tommaso Ruggeri interpreta il brano “I Was Only Sixteen”, una ballata scritta dai pazienti adolescenti del Progetto giovani dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano, in cui i giovani raccontano il loro percorso di malattia, e che Tony Hadley ha interpretato.

La canzone

Tony Hadley
Tony Hadley

Il brano sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming e download da oggi, giovedì 25 maggio, ed è di prossima uscita un videoclip che sarà visibile sul canale YouTube del Progetto Giovani.

“Ho accettato immediatamente la proposta. Le parole di questi ragazzi – dichiara Tony Hadley – mi hanno colpito nel profondo. Questo progetto è davvero unico”. Il testo della canzone deriva da “Tratto da una storia vera”, il podcast realizzato dai ragazzi nel 2021, con il coordinamento dell’attore teatrale Gianfelice Facchetti.

La scrittura del pezzo

I giovani pazienti hanno adattato una selezione di frasi scritte da loro stessi riguardo la malattia, andando a comporre una struggente ballata. Faso, Stefano Signoroni e la sua band (Giacomo Ruggeri e Tommaso Ruggeri) hanno scritto le musiche. Ciliegina sulla torta è stata l’interpretazione vocale di Tony Hadley.

L’obiettivo

“Questa canzone vuole essere soprattutto un inno alla vita – dice il dottor Andrea Ferrari, ideatore del Progetto Giovani dell’associazione Bianca Garavaglia – Raccontare le storie dei nostri ragazzi è però anche fondamentale per portare all’attenzione gli aspetti più complessi della cura dei ragazzi con tumore, come la necessità di centri e programmi dedicati per migliorare le loro probabilità di cura”.

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