Teatro alla Scala, torna 'La prima diffusa': coinvolti oltre 40 luoghi in tutta la città

Presentato il tradizionale evento che il 7 dicembre accompagna l'apertura della stagione

La presentazione de 'La prima diffusa' (Lapresse)

La presentazione de 'La prima diffusa' (Lapresse)

Milano, 21 novembre 2018 - L'energia dell'Attila di Giuseppe Verdi, l'opera che inaugura la stagione 2018/2019 del Teatro alla Scala di Milano, contagerà tutta la città grazie alla settima edizione de 'La prima diffusa'. L'iniziativa è promossa dal Comune di Milano con Edison e porterà la prima, trasmessa in diretta mondiale dalla Rai, in quasi 40 luoghi della città, dall'Ottagono in Galleria Vittorio Emanuele II al carcere di San Vittore.

Inoltre, dall'1 al 9 dicembre un palinsesto farà conoscere ai milanesi l'opera verdiana scelta per la prima, che il 7 dicembre sarà diretta da Riccardo Chailly, con la regia di Davide Livermore. «La mappa dei luoghi che ospitano la proiezione della prima si è allargata - ha detto l'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno alla conferenza stampa di presentazione -. Ai luoghi delle scorse edizioni come il Teatro Dal Verme, il carcere di San Vittore, il carcere minorile Beccaria, Casa Jannacci, Wow Spazio Fumetto, l'aeroporto di Malpensa si sono aggiunte nuove sedi come l'ospedale Niguarda, il Pio Albergo Trivulzio, alcuni licei cittadini, un mercato comunale coperto». La prima della Scala «è la serata più importante dell'opera lirica al mondo e su questo non c'è nessun dubbio - ha commentato il sovrintendente del Teatro alla Scala, Alexander Pereira - e a renderla grande è anche la partecipazione di tutta la città. La Scala non deve essere un luogo esclusivo ma per tutti, quest'anno ad esempio porteremo 70 mila bambini in teatro a vedere gli spettacoli».

Tra gli appuntamenti della Prima diffusa ci sono anche un confronto sull'opera di Verdi tra il maestro Riccardo Chailly e l'assessore Del Corno il 5 dicembre al Barriòs e una mostra allo spazio fumetto 'Attila, dall'opera di Verdi al mitò. «La prima di Attila sarà molto affascinate, è un pezzo molto duro di Verdi. Si sente la rabbia che aveva rispetto alla situazione politica del momento ed è molto drammatico - ha concluso Pereira -. I cantanti e l'orchestra sono meravigliosi e convincenti e la regia molto interessante». 

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