SIMONA BALLATORE
Cultura e Spettacoli

Debutta “Un Giorno a Milano”, il nostro podcast: si parte con la puntata dedicata alla Scala

Le voci di Franca Squarciapino, tra le protagoniste del 7 dicembre, e del professore Alberto Bentoglio ci accompagneranno nel Don Carlo dei record e tra inaugurazioni che hanno fatto la storia

Una foto di scena del “Don Carlo” (Brescia e Amisano/ Teatro alla Scala)

Una foto di scena del “Don Carlo” (Brescia e Amisano/ Teatro alla Scala)

Milano, 5 dicembre 2023 – Un viaggio dietro le quinte di questo Don Carlo, che si prepara a inaugurare la stagione scaligera, ma anche tra le Prime indimenticabili, che hanno fatto la storia di Milano e di un pezzetto d’Italia. Debutta “Un Giorno a Milano“, il nostro podcast, e fa capolino proprio il 7 dicembre: l’appuntamento con la Scala è irrinunciabile. Intendiamoci, è il gran giorno di Milano.

Ma fra Oh Bej! Oh Bej! , Ambrogini d’oro e il via libera agli alberi di Natale, l’attenzione si concentra tutta lì, sul Piermarini e sulla Prima della Scala. Che cambia negli anni, che conserva i suoi riti, tra musica d’autore e mondanità, tra evento esclusivo e anteprime diffuse, tra dame e damerini vestiti dalle maison e colpi di kitsch.

Le proteste in piazza sono state anticipate da un blitz il 3 dicembre, in occasione dell’anteprima destinata agli Under 30, forte dei suoi 13 minuti di applausi. In attesa di sapere se l’opera dei record - perché vanta finora più “Prime“ scaligere in assoluto - batterà il Boris Godunov di un anno fa, entriamo nell’atmosfera lasciandoci guidare dalla voce di Alberto Bentoglio, professore di Storia del Teatro e dello Spettacolo della Statale.

"Il 7 dicembre è una tradizione dal 1951, giorno in cui si decise di ’trasportare’ la Prima della Scala dal 26 dicembre alla ricorrenza del Sant’Ambrogio: c’era la Callas, quell’anno", ricorda, accompagnandoci poi nel Don Carlo del 1968, con la sua piazza di contestazioni, e nella riapertura dopo la pandemia: "Il maestro Chailly portò nell’opera tutta l’emozione che quella sera circolava in teatro".

Riesce a farci ascoltare "il respiro del pubblico quando si alza il sipario" Franca Squarciapino, costumista da Oscar (lo conquistò nel 1991 con il Cyrano de Bergerac): torna a inaugurare la stagione scaligera con i suoi abiti per la settima volta, dopo avere condiviso sei Prime con il marito Ezio Frigerio, “mago“ della scenografia scomparso un anno fa.

Intreccerà nel nostro podcast aneddoti, ricordi, curiosità sul suo Don Carlo: "In sartoria mi dicono che son contenti che sia tornata perché faccio cose un po’ più complicate del normale", racconta spiegando la scelta del nero - anzi dei neri - e dei suoi abiti d’epoca, che si muovono con i personaggi.