ANNA MANGIAROTTI
Cultura e Spettacoli

Milanesiana, la rosa nei colori dell'Ucraina: 63 eventi e 150 ospiti

La 23esima edizione sarà in programma dal 4 giugno al 3 agosto,

Abdulrazak Gurnah

Milano -  Puntuale, Elisabetta Sgarbi porge la sua Milanesiana, rosa delle più disparate arti e scienze, sport compreso, rifiorente alla 23a edizione (63 appuntamenti, 150 ospiti). E puntuale il sindaco Beppe Sala, ammiratore dell’identità local-global del festival, l’ha affiancata ieri alla presentazione sul palco del Piccolo Teatro. Ritardatari, l’assessore Comunale alla cultura Sacchi e il collega Galli della Regione, trattenuto causa omissione mascherina ffp2: "Una negazione della libertà, l’accanimento a indossarla fino al 15 giugno nei teatri, già penalizzati dalla pandemia" ha denunciato.

“Omissioni”, il tema di quest’anno. Elisabetta lo spiega in senso più intimamente politico: "Con la guerra all’orizzonte, c’interroghiamo su cosa si sarebbe potuto e dovuto fare e dire per evitarla". Già Machiavelli, storico non cinico e consigliere di principi, avvisava: " È meglio fare e pentirsi che non fare e pentirsi". Per cominciare, a Sondrio, 4 giugno, “Omissioni”, la mostra di Simone Cristicchi, capace di vincere il Festival di Sanremo e, da quando aveva 10 anni, di disegnare. Gran finale con il musicista spagnolo, origini libanesi e discendenza armena, Ara Malikian, rifugiatosi nello studio del violino per scampare alle bombe della guerra civile, e vincitore del prestigioso Premio Niccolò Paganini: terrà un concerto il 3 agosto nell’anfiteatro romano del Vittoriale a Gardone Riviera. “Lombardesiana”, pertanto, rinomina l’assessore Galli la sempre più ampia geografia della manifestazione.

A Pavia l’Almo Collegio Borromeo ospita tra 22 e 24 giugno, coerenti alla sede, non banali riflessioni: con il Premio Pulitzer Jobi Warrick (sull’Isis) e Catherine Belton (sulla tirannide di Putin) e Ludmilla Ulitskaya, scrittice russa che vuole la Pace, e l’ultranovantenne Noam Chomsky, il maggior linguista vivente, che nella narrativa sulla guerra in Ucraina distingue benissimo retorica e propaganda. New entry lombarda, Seregno: il 20 giugno, su “Guerre e Omissioni” si confrontano Vinicio Capossela, venerato menestrello polistrumentalista, che ha assorbito suoni e culture di ogni angolo del mondo, e Yanis Varoufakis, ex-ministro greco delle finanze, preoccupato del flop dell’Europa. Ma Milano resta il cuore: solo qui ha accettato di venire, il 13 giugno, il Nobel 2021 per la Letteratura Abdulrazak Gurnah, nativo di Zanzibar, vittima di oppressioni, ha sperimentato personalmente le omissioni del neocolonialismo.