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Maschera della Scala licenziata per aver urlato “Palestina libera”: raccolta firme e flash mob

L'episodio è avvenuto il 4 maggio, in occasione del meeting per l'Asian Development Bank, alla presenza anche della premier Meloni. La mobilitazione martedì 3 giugno presso i Laboratori Ansaldo del Piermarini

Milano, alla serata del 4 maggio c’era anche Meloni

Milano, alla serata del 4 maggio c’era anche Meloni

Milano, 2 giugno 2025 - Una raccolta firme e un flash mob in solidarietà per la maschera del Teatro alla Scala, licenziata per aver gridato 'Palestina libera'. Ad annunciare l'iniziativa è il Cub Scala. "I lavoratori della Scala hanno già raccolto 400 firme in solidarietà con la giovane maschera licenziata in seguito all'episodio del 4 maggio scorso quando, in sala la premier Meloni e il ministro Giorgetti, la studentessa ha tentato di srotolare una bandiera palestinese e ha fatto risuonare forte il grido 'Palestina libera'" si legge.

L'episodio è avvenuto durante la serata alla quale erano invitate numerose personalità, in occasione del meeting per l'Asian Development Bank. Domani, martedì 3 giugno "i colleghi e le colleghe della ragazza si ritroveranno per un flash mob di solidarietà alla giovane maschera e per la questione palestinese", dalle 12.30 alle 13.30, presso i Laboratori Ansaldo della Scala, in via Bergognone a Milano.