PIERO DEGLI ANTONI
Cultura e Spettacoli

Marisa Laurito, scandalosamente sul palco con "Persone naturali e strafottenti"

La pièce che fece scandalo debutta martedì (in cartellone fino a domenica) al Martinitt

Marisa Laurito in scena

Milano - "Persone naturali e strafottenti" è l’insolito titolo della pièce che martedì debutta (in cartellone fino a domenica) al Martinitt, protagonista Marisa Laurito. "È una commedia di Giuseppe Patroni Griffi degli anni ‘70 che venne tolta subito di mezzo perché suscitò uno scandalo terribile in quanto parlava apertamente di omosessualità", dice l’attrice napoletana. "C’è anche un atto sessuale violento, che non si vede ma si intuisce: un uomo di colore che violenta un bianco. È un testo premonitore, il mio ruolo a suo tempo venne interpretato da Pupella Maggio. Il personaggio è una donna disperata che a 16 anni finì in un bordello, e che non ha mai conosciuto l’amore. Ma in tanta tragedia c’è anche molta ironia". 

In questi 40 anni non è mai stato ripreso? "Credo una volta sola, senza tanta attenzione da parte della stampa. Me l’ha proposto il regista, Giancarlo Nicoletti, e ho accettato volentieri perché il testo lo conoscevo benissimo, direi a memoria. Quando andò in scena non ebbi modo di vederlo, perché, pur giovanissima, lavorando con Eduardo stavamo in giro 7-8 mesi all’anno". 

Un testo scandaloso... "Ancora oggi tra il pubblico c’è qualcuno che si alza e se ne va. Di recente, a Piombino, è successo di nuovo. C’è l’episodio violento, e anche un eloquio volgare che, lo capisco, può dare fastidio. Ma a quelli che escono vorrei chiedere: vi scandalizzate per questo e non vi scandalizzate quando guardate Sanremo?". 

Lei ha conquistato una grande popolarità con la tv, ora la ritroviamo a teatro. Come vive queste due esperienze così diverse? "In realtà il teatro non l’ho mai abbandonato. Anche quando ero televisivamente famosa, ero in scena. Perché il teatro è una grande palestra per ogni attore. Oggi che per scelta non faccio più tv mi ci dedico ancora di più. Sono anche direttrice di un teatro a Napoli". 

Abbiamo da poco festeggiato l’anniversario di ‘Quelli della notte’. Cosa è rimasta di quella tv? "Niente, o quasi niente. Qui e là sopravvivono piccole isole felici che fanno una tv benevola, senza urla, senza trash, divertendosi e divertendo. Oggi la tv è molto cambiata. Un tempo la tv accompagnava, indirizzava, sollecitava il pubblico. Oggi invece il rapporto è ribaltato: la tv insegue l’arroganza, la volgarità, la violenza". 

Renzo Arbore è venuto a vedere il suo spettacolo? "Due anni fa, con Piera Degli Esposti. C’era anche Gigi Proietti. Alla fine è venuto in camerino e abbiamo parlato della commedia per venti minuti. ‘Tu devi fare solo questi personaggi’, mi ha detto. Per me è stata come una laurea".