I Coldplay tornano a San Siro dopo sei anni: quattro date per il Music of the Spheres World Tour

È finita l’attesa dei fan italiani: Chris Martin e i suoi sono attesi sul palco del Meazza il 25, 26, 28 e 29 giugno con uno show mastodontico firmato da Phil Harvey

Chris Martin

Chris Martin

Milano – Si sono fatti sospirare per un anno intero, ma alla fine i Coldplay hanno trovato il modo di ricompensare la lunga attesa dei fan italiani (e non solo) con quattro repliche al Meazza del Music of the Spheres World Tour il 25, 26, 28 e 29 giugno. Dati di prevendita alla mano, per saziare l’esorbitante richiesta ne sarebbero servite almeno sei, ma quattro è il massimo di concerti tra gli stessi spalti concessi da Chris Martin & Co in questo loro cammino europeo. Soprattutto perché da combinare a quelle del 21 e 22 giugno allo stadio Maradona di Napoli.

“Nell’autunno di due anni fa abbiamo annunciato il tour dicendo che avremmo fatto del nostro meglio per renderlo il più sostenibile e a basso impatto di carbonio possibile, ma che sarebbe stato anche un ‘work in progress’, con concerti raggruppati il più possibile per evitare continui spostamenti” fa sapere la band, spiegando come l’obiettivo fosse una riduzione delle emissioni dirette del 50% rispetto al precedente A Head Full of Dreams Tour grazie alle minime emissioni e allo sfruttamento di energie rinnovabili.

Un impegno ambientalista importante, ma costoso, che nel 2022 ha portato a dei vuoti di bilancio capaci di mettere in forse la prosecuzione del cammino, poi proseguito grazie all’intervento di una task force di finanziatori anonimi. E questo nonostante la tranche 2022 abbia messo a bilancio 3,8 milioni di biglietti venduti con un incasso complessivo di 342,1 milioni di dollari.

Il Music of the Spheres World Tour è, infatti, un’impresa mastodontica, capace di movimentare oltre 7 milioni di biglietti, che riporta la band inglese al “Meazza” dopo sei anni di lontananza dall’Italia. In mezzo solo l’apparizione, sempre in città, alla finalissima di X Factor 2021. Sono passati 23 anni dalla pubblicazione di “Parachute”, ma il sodalizio di Martin con il chitarrista Jonny Buckland, il bassista Guy Berryman e il batterista Will Champion non sembra conoscere stanchezze, come ribadito lo scorso autunno pure dal successo di “Coldplay - Music Of The Spheres: Live at River Plate”, diretta nei cinema di 81 Paesi di uno dei dieci concerti tenuti per il pubblico di Buenos Aires e quello del film attinto dalla stessa esperienza distribuito nelle stesse sale per tre giorni lo scorso aprile.

Un’orgia di suoni, luci, colori, effetti laser e fuochi d’artificio concepita dal direttore creativo Phil Harvey, considerato ormai da tempo “il quinto Coldplay”, per scandire l’epopea della band con uno dei repertori più amati del pop e invenzioni sceniche mozzafiato.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro