MATTIA TODISCO
Cronaca

Dalle porte in faccia di Inter e Milan al sogno di giocare con Messi: chi è Yannick Bright

Milanese, classe 2001, è il primo italiano scelto al draft della Major League Soccer: l’ha chiamato l’Inter Miami della Pulce e di David Beckham

Yannick Bright, secondo da sinistra, con gli altri giocatori scelti dall'Inter Miami

Yannick Bright, secondo da sinistra, con gli altri giocatori scelti dall'Inter Miami

Milano, 27 dicembre 2023 – Sarà un Natale a Miami, come una vecchia pellicola. Feste felici, per un ragazzo milanese che è appena diventato il primo italiano scelto al draft da un club della Major League Soccer. Yannick Bright, milanese del 2001, ha una storia che è una favola calcistica calzante col periodo natalizio.

Non ha sfondato nel calcio italiano, nonostante i tentativi in Serie D nell’hinterland cittadino (Alcione e Arconatese tra le altre) e i provini in giovane età con Inter, Milan e Atalanta. Se tutto andrà bene, finirà per giocare con Leo Messi. Sicuramente ci si allenerà. Ha infatti scelto, dal 2020, di tentare la carriera calcistica e universitaria negli Stati Uniti grazie all’opportunità data da Yeswecollege. Il progetto permette ai ragazzi di avere una vetrina denominata Italian Showcase in cui gli atenei vengono direttamente nel nostro Paese e possono offrire un contratto a ragazzi che ritengono in grado di poter giocare nel college.

La storia di Yannick

Da quella realtà, Bright si è fatto le ossa talmente bene da guadagnarsi la chiamata dell’Inter Miami. "In Italia non se lo filava nessuno, nonostante avesse delle potenzialità evidenti – racconta Nicolò Baudo, co-founder e Ceo di Yeswecollege –. Quando ha fatto il primo provino con noi nel 2019 ci siamo accorti che fosse un ragazzo speciale, aveva predisposizioni fisiche difficili da trovare. Univa potenza a intelligenza tattica. Queste componenti lo rendevano un giocatore differente".

L’età adolescenziale, calcisticamente, non è stata semplicissima anche per ragioni fisiche. Il ragazzo ha sofferto del morbo di Schlatter ad entrambe le ginocchia, ha dovuto ricominciare da capo e guadagnarsi tutto da zero. Eppure, secondo Baudo, buona parte dell’esplosione tardiva è dovuta alla poca lungimiranza dei dirigenti italiani. "Ha giocato in Serie D, in società che un palco te lo offrono per farsi vedere dai professionisti – prosegue –. Per le regole sui giovani veniva schierato come terzino all’Arconatese, ma lui è un metodista: anticipa come un difensore centrale e ha le capacità di un giocatore ‘box to box’. Quando ha fatto il primo Italian Showcase nel 2019 nemmeno gli americani lo hanno preso, poi ne ha fatto un altro a gennaio 2020 e al New Hampshire lo hanno voluto subito. Facemmo l’evento alla Lombardia Uno, gli fecero l’offerta seduta stante".

Puzzle da completare

Il sogno della MLS, però, non è ancora completamente conquistato. Bright è stato preso al draft, ma questo dà alla società solo un diritto di prelazione e la certezza al ragazzo di svolgere tutto il ritiro pre-campionato, compresa la tournée che la squadra farà in Arabia Saudita e nella quale è previsto anche il confronto del 1° febbraio contro l’Al-Nassr di Ronaldo. In pratica il ragazzo scartato dal calcio italiano, in attesa di sapere se potrà giocare nel massimo campionato americano (possibilità che dovrà sudarsi), avrà la certezza di assistere da calciatore all’ultima sfida tra i due fuoriclasse del nuovo millennio.

"Per noi – conferma Baudo – quanto accaduto è un’opportunità e una soddisfazione perché significa che quando abbiamo scommesso sulle sue possibilità in Ncaa ci abbiamo visto giusto. È il nostro lavoro: vediamo il ragazzo e pronostichiamo quel che potrà fare in quel contesto. Il resto lo fanno i giocatori, spesso sono giovani che hanno interessi anche al di fuori del calcio e per questo accettano il progetto guardando al proprio futuro".