ANDREA GIANNI
Cronaca

“Il Trittico Tirel andrà a William e Kate”: Milano risolve lo scontro tra Scozia ed Essex sul capolavoro conteso

I discendenti italiani del nobile che uccise re Guglielmo II regaleranno alla famiglia reale l’opera risalente al 1100. Sul diritto a esporla si era scatenata una contesa fra musei d’oltremanica

La prima tavola del trittico conteso. A destra, William e Kate

La prima tavola del trittico conteso. A destra, William e Kate

Milano – Un’antica opera pittorica contesa fra la Scozia e l’Essex, e una soluzione “milanese“ che chiude la partita. La Fondazione Tirelli donerà il trittico Tirel, che viene fatto risalire al 1.100, direttamente alla famiglia reale britannica, in particolare al principe di Galles William e alla moglie Kate Middleton, lasciando a Buckingham Palace la scelta sul luogo in cui collocarlo in futuro.

Una tavola del trittico conteso
Una tavola del trittico conteso

Una decisione presa, spiega il legale della Fondazione con sede in via Monte Napoleone, l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, "proprio per evitare un contrasto tra autorità museali inglesi e scozzesi", manifestando inoltre "affetto e sostegno" nei confronti di Kate, che sta lottando contro il cancro.

Il trittico su lastre di pietra che da decenni è custodito all’estero, in Austria, raffigura la morte di re Guglielmo II d’Inghilterra, traffitto da una freccia il 2 agosto del 1100 durante una battuta di caccia nelle foreste dell’Hampshire. A colpirlo per errore sarebbe stato l’amico Gautier Tirel o Tyrell, signore di Poix in Piccardia, che dopo quell’episodio tornò subito in Francia, mentre il fratello Henry prese il posto di Guglielmo II.

Quell’opera è rimasta nelle mani dei discendenti di Gautier fino ad arrivare al ramo italiano, la famiglia Tirelli. Un’antica e preziosa testimonianza rimasta nell’oblio fino a quando, nel marzo scorso, la Fondazione Tirelli ha annunciato con una nota la volontà di regalarla alla Gran Bretagna attraverso un "accordo con le autorità museali britanniche" per "collocare l’opera in un contesto di mostra permanente nell’area di Kirkwall, in Scozia", respingendo offerte di acquisto milionarie che sarebbero arrivate dall’Arabia Saudita e dagli Stati Uniti.

La scelta è ricaduta sulla Scozia perché la prima lastra raffigura un gruppo di guerrieri guidati da “ Tirelli” e da suo fratello Hrolfre che si trasferiscono dalle isole Orcadi alla Normandia. L’annuncio della donazione è stato ripreso a marzo dal “Guardian”, uno dei principali quotidiani britannici, e da altri media d’oltremanica, scatenando una contesa per il diritto di esporre l’opera, fra territori che vantano legami storici con l’episodio riemerso dalle nebbie del passato.

Oltre alla Scozia e al Consiglio delle Isole Orcadi (con una lettera che esprime tutto "l’entusiasmo" dell’autorità locale dell’arcipelago), infatti, si è fatta avanti l’antica città di Colchester, nell’Essex, dal cui sobborgo di Langham Tirel lasciò l’Inghilterra. Un’impasse che, infine, è stato risolto con una soluzione che lascia a Buckingham Palace il compito di dirimere la questione. La Fondazione Tirelli metterà l’opera a disposizione di studiosi e di esperti d’arte, con un accordo per una donazione del trittico, che scatterà nel 2039, alla royal family.

"Visto che la storia cominciò con un torto alla famiglia reale, l’assassinio del sovrano Guglielmo II – conclude Tirelli – credo sia giusto simbolicamente chiudere la partita donando l’opera direttamente alla famiglia reale. Questo capolavoro, dopo tanto tempo, tornerà verso la sua casa, le isole britanniche".