Voucher disabili: contrordine del Pirellone

Il Consiglio regionale approva all’unanimità la mozione che invita la Giunta a riammettere gli enti del sociale come chiesto dalle famiglie

di Giambattista Anastasio

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione che chiede di rivedere la delibera con la quale la Giunta regionale ha escluso gli enti del sociale dalla possibilità di offrire servizi alle persone con disabilità gravissima tramite i voucher sociosanitari previsti dalla misura B1. Una questione che può apparire tecnica ma che è sostanziale per chi ha diritto al voucher.

In sintesi, dal primo maggio, quindi da 3 giorni a questa parte, possono ottenere l’accreditamento regionale solo gli enti che si occupano di servizi sanitari e sociosanitari, a differenza di quanto avvenuto finora: negli ultimi 3 anni gli enti del sociale hanno infatti garantito il 17,4% delle prestazioni contemplate dal sistema dei voucher. E qui sta il punto. La delibera della svolta, quella approvata il 21 febbraio scorso dalla Giunta regionale, concede un tempo-ponte agli enti del sociale che hanno in corso progetti con le persone con disabilità gravissima in modo che tali progetti non si interrompano bruscamente. Invece sta avvenendo proprio questo: famiglie e associazioni segnalano progetti interrotti anzitempo. La diminuzione degli enti erogatori provocata dalla delibera va infatti ad incidere su un sistema già alle prese con carenze di personale. Da qui la mozione che, dopo il compromesso d’Aula, nella sua versione definitiva invita (e non impegna) l’esecutivo lombardo a "rivedere i contenuti della delibera affinché si reintroduca la possibilità per gli enti erogatori di servizi sociali accreditati di proseguire fino al 31 dicembre 2022 con le attività avviate e di essere inseriti negli elenchi degli erogatori disposti dalle ATS per l’anno in corso", nonché di "analizzare con tempi più congrui eventuali modifiche utili a sistematizzare le prestazioni erogate attraverso i voucher sociosanitari".

"Sono contenta che la mia proposta sia stata accolta da tutti i partiti – commenta la Strada –: è fondamentale lavorare per garantire alle famiglie il pieno godimento dei loro diritti e, evidentemente, è risultato chiaro a tutti che nel caso dell’attuazione di questa delibera c’è qualcosa da rivedere". Quindi Fortunato Nicoletti, vicepresidente di “Nessuno è escluso“: "Siamo sorpresi dal voto dell’Aula ma contenti: l’approvazione della mozione è un segnale, è stato riconosciuta l’esistenza del problema e vigileremo perché ci sia un monitoraggio degli effetti della delibera e una correzione di rotta".

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