A.Z.
Cronaca

Vizzolo, le nascite da record all’ospedale Predabissi

Nell’ultima settimana sono venuti alla luce 7 maschi e 13 bimbe. "Seguiamo le gestanti sempre da vicino"

Il team di Ostetricia coordinato da Maria Grazia Colnago e diretto dal primario Franco Viazzo accompagna le gestanti in tutte le fasi del travaglio e della nascita

Il team di Ostetricia coordinato da Maria Grazia Colnago e diretto dal primario Franco Viazzo accompagna le gestanti in tutte le fasi del travaglio e della nascita

Vizzolo Predabissi (Milano) – Una fine di agosto "calda" per le sale parto dell’ospedale Predabissi, dove tra martedì 20 e sabato 24 sono venuti alla luce ben 20 bambiniSono 7 maschietti e 13 femminucce i neonati che hanno emesso il primo vagito nel nosocomio del Sud Milano, dove il team di ostetricia coordinato da Maria Grazia Colnago e diretto dal primario Franco Viazzo ha accompagnato le gestanti durante tutte le fasi del travaglio e della nascita. Per le quattro sale parto di via Pandina – la gialla, la blu, la verde e la rosa – si è trattato di un superlavoro, che in epoca di allarme per il calo demografico che investe l’intero Paese mostra come la struttura ospedaliera dell’Asst Melegnano Martesana resti un punto di riferimento importante per l’area sud milanese.

Dal 1° gennaio a oggi sono stati 385 i parti avvenuti al Predabissi, con una media di 48 al mese. Se si confermerà questo trend, l’anno in corso potrebbe chiudersi con un numero di nascite più elevato, intorno alle 570, rispetto alle 525 del 2023. A vegliare sulle partorienti una squadra di ostetriche, giovani e provenienti da tutta Italia. Un team al femminile incaricato anche, in un’ottica di rete, di tenere il contatto coi consultori presenti sul territorio, strutture che spesso rappresentano un primo approdo per le donne in gravidanza. Professionalità e abilità tecniche, ma anche delicatezza ed empatia: queste le caratteristiche richieste alle ostetriche. Aspetti che si confermano preziosi e la cui importanza è stata ribadita anche lo scorso maggio, in occasione della Giornata internazionale dell’ostetrica.