REDAZIONE MILANO

Vittima del dovere, parco di Milano intitolato a Paolo Scrofani

Il funzionario della polizia fu ucciso dall’esplosione innescata da un inquilino in via da Cermenate 64

Morì a 40 anni nell’adempimento del dovere, a causa dall’esplosione innescata il 28 giugno 2002 da un inquilino moroso che si era barricato nell’appartamento Aler in via Giovanni da Cermenate 64 per resistere a uno sfratto. Al primo dirigente della polizia di Stato Paolo Scrofani oggi verranno dedicati in giardini pubblici in viale da Cermenate, a pochi metri dalla casa fatta saltare quel giorno. Una cerimonia, alle 11, alla presenza dell’amministrazione comunale e del capo della polizia Franco Gabrielli. L’intitolazione sarà preceduta dalla messa nella chiesa dei Santi Quattro Evangelisti in via Giovanni Pezzotti 53, che sarà officiata alle 10 dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

Il 28 giugno 2002, il funzionario della polizia di Stato, all’epoca dirigente del commissariato di Porta Ticinese, intervenne volontariamente nonostante fosse fuori servizio, nello stabile di viale Giovanni da Cermenate 64, dove un inquilino moroso, Massimiliano Santoro, si era barricato nell’abitazione per opporsi ad uno sfratto disposto dall’autorità giudiziaria. Mentre Scrofani intavolava con lui una mediazione per ricondurlo alla ragione, venne investito da una fortissima esplosione provocata dall’uomo, che aveva saturato con il gas l’appartamento. Scrofani, che aveva 40 anni, morì in ospedale il giorno dopo a causa dei gravissimi traumi riportati.

Altre 22 persone rimasero ferite. Paolo Scrofani fu insignito della Medaglia d’oro al valore civile. E oggi un nuovo riconoscimento della città, scossa dalla nuova esplosione in piazzale Libia, con l’intitolazione del parco a pochi passi dal luogo della tragedia.

A.G.