REDAZIONE MILANO

"Visite nel parco divisi da un tavolo"

Sono 170 incontri a settimana quelli che Fondazione La Pelucca garantisce tra parenti e ospiti delle strutture di via Campanella e Boccaccio. "Nei prossimi giorni incontreremo le famiglie. Per ora continuiamo con le visite all’aperto - spiega il presidente Giuseppe Nicosia (nella foto) -. Un tavolo li divide e segna la distanza. Le persone indossano la mascherina e la sorveglianza è affidata a un operatore sanitario. In questo modo, tutti gli ospiti della onlus riescono a ricevere una visita a settimana". Non solo per la casa di riposo, ma anche per i servizi più delicati, come ad esempio l’hospice che in via Campanella ospita fino a 8 malati terminali. "Già da tempo garantiamo le visite dei parenti, che prima di entrare vengono tutti sottoposti a tampone - sottolinea il vicepresidente Gabriele Corsani -. Abbiamo anche avuto il caso di un figlio che è potuto restare h24 nella struttura per trascorrere gli ultimi giorni di vita del suo caro".

In questi casi, infatti, la Pelucca allestisce una sorta di "albergo terapeutico", per consentire almeno a un familiare di accompagnare la persona ricoverata fino agli ultimi istanti. Un segno di umanità, ma anche il tentativo di far tornare la onlus all’epoca pre-Covid. A fine mese, nel giardino di via Campanella, si terrà il rosario con tutti gli ospiti autosufficienti e già da settimane sono iniziati, in streaming, i corsi con l’Università della Terza Età. Anche a Cologno, per il momento, si continua con le visite all’esterno o nei saloni della Rsa gestita dalla Fondazione Mantovani, mentre a Paderno Fondazione Uboldi ha riaperto domenica alle visite previo tampone rapido per chi era sprovvisto di green pass.Laura Lana