Violenza sessuale a Milano: una ragazza stuprata in una discoteca in via Padova

La vittima è una donna di 31 anni. Aggredita nel bagno del locale Q Club dov’era con gli amici. I carabinieri stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere esterne

La discoteca Q Club in via Padova 21

La discoteca Q Club in via Padova 21

Milano – Violentata nel bagno di un locale questa notte in via Padova. È il racconto choc di una donna di 31 anni. Stando a quanto emerso finora, la giovane ha trascorso la serata con un gruppo di amici al Q Club in via Padova 21.

Il racconto della violenza

Attorno alle 3, andando alla toilette, ha incrociato uno sconosciuto che l'avrebbe trascinata nei bagni per poi abusare di lei. Sconvolta, la donna è tornata dagli amici riferendo l'accaduto. Quindi la chiamata al 112. Immediato l'arrivo dei carabinieri che si sono subito messi alla ricerca del presunto violentatore: impresa ardua, non essendoci telecamere interne. La trentunenne, un’impiegata che vive nel Milanese, ha raccontato ai carabinieri la vicenda, senza però riuscire a descrivere il suo aggressore in quanto era sotto choc. È stata soccorsa alla Clinica Mangiagalli. 

Le indagini

Traumatizzata per quanto le era appena accaduto, la 31enne non è riuscita a dare alcuna descrizione del suo aggressore né a indicare se era italiano o aveva un accento straniero e nemmeno a sporgere, al momento, formale denuncia. Ora sono in corso accertamenti: si stanno ascoltando i testimoni e sono stati recuperati i video delle telecamere di sorveglianza esterne. Il locale si trova all’inizio di via Padova, non lontano da piazzale Loreto. Non si tratta di un locale etnico, piuttosto frequente in zona: è un club noto per essere gay-friendly, offre musica techno e house. 

Lo stupro in Centrale

Solo dieci giorni fa Milano ha vissuto un altro stupro, un’altra drammatica violenza ai danni di una donna. In quel caso la vittima era una turista 36enne di origine tunisina. Arrivata dalla Norvegia e diretta in Francia, nella notte tra il 27 e il 28 aprile è stata violentata due volte da un connazionale senza fissa dimora, prima nei giardini di fronte alla stazione, poi in un ascensore dello scalo. La donna è stata anche picchiata violentemente. Il tutto sotto le telecamere di sorveglianza e questo ha reso possibile la quasi immediata identificazione dell’aggressore, che è stato arrestato poche ore dopo. 

La violenza sessuale in corso Como

Risale invece al primo di aprile la violenza sessuale fuori da un locale nella zona di corso Como. Un 37enne marocchino senza fissa dimora e con precedenti per rapina e molestie ha violentato una ragazza che si trovava in difficoltà in piena notte. Era rimasta senza cellulare, lui si era offerto di aiutarla ma poi l’aveva violentata minacciandola con un coccio di bottiglia. Lei, sotto choc e terrorizzata, aveva accettato di farsi riaccompagnare a casa da lui la mattina di sabato primo aprile, attorno alle 11. Una volta al sicuro sotto casa, dove l'ha raggiunta la coinquilina, si è allontanata dall'uomo. L'amica di lei ha chiamato la polizia. Poi la ragazza è andata alla Mangiagalli dove è stata accertata la violenza e dove è stata dimessa con 20 giorni di prognosi.

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