ANNA GIORGI e NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, le vittime del violentatore in monopattino: "Buttate a terra e aggredite"

Le testimonianze a verbale delle vittime di Angelo Errigo, finito ai domiciliari. Incastrato dalle telecamere e dalla voce registrata sui vocali di un cellulare

Lo stupratore si muove in monopattino a caccia di prede (Archivio)

Milano - "Io ero paralizzata nel corpo, ma per fortuna ho avuto la prontezza di urlare, non ho detto parole, ma urlavo, ad un certo punto si è sentito lo scatto di un portone. Appena il mio aggressore ha sentito il rumore mi ha lasciato a terra, si è alzato ed è corso verso il suo monopattino ed è scappato".

È uno dei racconti messi a verbale da una delle quattro vittime del 21enne milanese finito ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su ordine del gip Roberto Crepaldi, nell’inchiesta della Squadra mobile, coordinata dal pm Pasquale Addesso. La 19enne, che ha subito abusi in via Vallarsa, ha spiegato di essere stata aggredita alle spalle, mentre era "concentrata sullo schermo" del telefono, e di essere stata buttata "a terra, girata, con lui davanti a me". Ha fornito subito agli agenti una descrizione di quel giovane, che aveva un accento "di Milano" e che era vestito con t-shirt e bermuda. E pure dettagli sul monopattino "quasi tutto nero con una striscia arancione fluo sul davanti".

Decisive nell’inchiesta anche le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso le violenze. In un altro caso, quello degli abusi su una 33enne in via Ripamonti a maggio, la donna ha raccontato che il 21enne - Matteo Angelo Errigo il suo nome - si sarebbe prima avvicinato chiedendole informazioni e poi, approfittando di un momento di distrazione, l’avrebbe spinta con "veemenza facendomi rovinare al suolo". Anche lei si è messa a urlare a "squarciagola" e così ha attirato l’attenzione di un ragazzo che passava in bici e l’aggressore è fuggito. La donna ha anche consegnato agli investigatori un file audio con la voce del 21enne perché, quando lui le si è avvicinato, lei stava mandando messaggi vocali.

Un’ora e mezza dopo, verso le 2.30 di notte, l’uomo avrebbe aggredito anche una 29enne che rientrava a casa ed era al telefono col suo compagno. La donna è riuscita ad allontanarlo "spingendolo con le mani e urlando". Lei ha tentato anche di inseguirlo, ma poi "mi sono accorta - ha messo a verbale - che lo stesso stava ritornando indietro proprio di verso di me", si è , quindi, messa di nuovo ad urlare e l’uomo è scappato definitivamente.

Il gip nell’ordinanza parla di un "lavoro di indagine particolarmente accurato", tanto che è stato accertato che sono stati usati due monopattini diversi dal 21enne, che vive tra Milano e la provincia di Alessandria. Accertamenti passati anche per l’analisi dei profili social del giovane, che agiva sempre con lo stesso "modus operandi". Ieri gli investigatori hanno effettuato anche perquisizioni a suo carico, con sequestro di abiti e del telefono. Il 21enne, spiega il gip, in tutti i casi avrebbe "braccato" le vittime "mentre si trovavano sole di notte per strada.