Violenza sessuale, il gip: "Genovese resta in carcere, disprezzo per la vita umana"

Vittima del fondatore di Facile.it una 18enne, semincosciente a causa della droga. La prova schiacciante in un video

Alberto Maria Genovese, fondatore di Facile.it

Alberto Maria Genovese, fondatore di Facile.it

MIlano, 9 novembre 2020 - Resta in carcere Alberto Maria Genovese, il fondatore di Facile.it (dalla quale è uscito nel 2014 per 100 milioni di euro) e ora numero uno di Prima Assicurazioni. L'imprenditore è accusato di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti di una 18enne, lesioni e spaccio. Per il gip Tommaso Perna, Genovese può commettere ancora violenze, inquinare le prove o tentare la fuga. 

L'imprednitore ha "manifestato una spinta antisociale elevatissima ed un assoluto disprezzo per il valore della vita umana, soprattutto di quella delle donne", ha scritto il giudice nel provvedimento con cui ha convalidato il fermo e disposto il carcere per l'uomo con una personalità ritenuta "altamente pericolosa, giacché del tutto incapace di controllare i propri impulsi violenti e la propria aggressività sessuale. È, pertanto, elevato il pericolo che tale propensione (..) possa trovare ulteriore sfogo in altri fatti illeciti dello stesso tipo o di maggiore gravità". Sempre secondo il giudice il 43enne "ha agito prescindendo dal consenso della vittima, palesemente non cosciente (...), tanto da sembrare in alcuni frangenti un corpo privo di vita" di cui l'uomo ha "abusato, come se fosse quello di una bambola di pezza". Ed anche quando "la vittima ha ripreso un barlume di lucidità, iniziando ad opporsi (...) sino ad implorare il suo aguzzino di fermarsi, lei non è stata ascoltata dal carnefice che, imperterrito, ha proseguito (...) a drogarla e a violentarla". 

In base all'indagine condotta dalla Mobile di Milano, e coordinata dalla pm Rosaria Stagnaro, lo startupper di successo ha stuprato la giovane durante un party a base di sesso e droga nel suo attico di piazza Santa Maria Beltrade 1, ribattezzato 'Terrazza Sentimento'. I filmati registrati dall’occhio elettronico installato nella camera padronale immortalano la ragazza completamente stordita dalle sostanze stupefacenti e dalle sevizie e il 43enne come un predatore su di lei seminconsciente. Come una bambola tra le sue mani, arrivano a dire gli investigatori che hanno visto la scena dell’orrore. È in quella sequenza choc – immagini che si fa fatica a guardare per la loro crudezza, spiega chi sta indagando – una delle prove contro l’imprenditore, napoletano trapiantato a Milano.  

Una prova così schiacciante che, stando a quanto ricostruito dalle indagini, Genovese avrebbe provato a farle sparire per sempre: "Pialla quelle registrazioni adesso, passa un distruttore dei file, una cosa permanente", l’ordine a un suo collaboratore. Peccato per lui che la pulizia degli hard disk non sia bastata a cancellare i frame, subito recuperati dagli agenti della Squadra mobile, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro e guidati dal dirigente Marco Calì: tutte le immagini acquisite nell’abitazione, posta sotto sequestro sin dall’11 ottobre, verranno passate al setaccio, anche per capire se ci siano stati altri raid da parte di quello che ha tutta l’aria di essere un seriale.

Questa circostanza configura il pericolo di inquinamento probatorio, che si somma a quello di fuga in quanto lui stesso, in una conversazione telefonica con la madre, aveva affermato di voler raggiungere con il suo jet il Sudafrica. C'è da aggiungere, riguardo al pericolo di reiterazione del reato, che una serie di testimoni hanno raccontato che Genovese era solito fare festini a base di alcol e droga messi a disposizione degli invitati. E infine, un'altra ragazza si è presentata alla polizia di Stato denunciando che la scorsa estate, in vacanza a Ibiza, sarebbe stata violentata dall'uomo con analoghe modalità di quelle della vicenda per cui ora è in carcere.

Nel frattempo, Prima Assicurazioni fa sapere che "alla luce delle gravi accuse riguardanti il suo presidente (Alberto Genovese, ndr) ha preso provvedimenti immediati per nominare George Ottathycal Kuruvilla, attualmente General Manager, come presidente e amministratore delegato ad interim, assicurando la piena continuità aziendale". La nomina ufficiale avverrà durante il consiglio di amministrazione che si terrà mercoledì 11 novembre. "Data la natura dell'indagine penale in corso, la società si astiene da ulteriori commenti".

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